Biglietti per Pompei: come visitare la città ferma nel tempo
Visitare Pompei è come fare un viaggio nel tempo. Tra storia, bellezza e mistero, una passeggiata tra le sue antiche rovine è un'esperienza indimenticabile.
Pompei: i biglietti più scelti dai viaggiatori
Visitare Pompei: un must per chi ama la storia e la bellezza
Tra le innumerevoli bellezze che l'Italia ha da offrire, il Parco Archeologico di Pompei è decisamente una delle tappe fondamentali. A pochi chilomteri da Napoli, questo importantissimo sito archeologico, oggi patrimonio UNESCO, lascia a bocca aperta i suoi visitatori già da circa due secoli.
Qui i viaggiaotri del Grand Tour venivano e restavano estasiati dalla magnigicenza e dall'importanza di queste splendide rovine e qui, ancora adesso, migliaia di visitatori arrivano da ogni parte del mondo per conoscere un luogo oggi pieno di fascino e magia, nato da una grande tragedia, l'eruzione del Vesuvio che ha distrutto la città nel 79 d.C.
Visitare Pompei passeggiando lungo le sue strade, vuol dire posare i piedi sulle stesse pietre dove camminavano gli abitanti della città duemila anni fa. Entrare nelle magnifiche ville o nelle botteghe vuol dire in qualche modo partecipare della vita quotidiana di un popolo un tempo ricco e felice. E poi ci sono i teatri, i templi, gli affreschi e i mosaici ancora perfettamente conservati, che sono una vera e propria finestra sul passato.
Ai piedi del Vesuvio, che veglia bellissimo e maestoso, gli scavi di Pompei offrono ai visitatori un'esperienza da vivere passo dopo passo, in grado di regalare sempre nuove sorprese. Data la vastità del sito, infatti, gli archeologi continuano ancora oggi portare alla luce tesori rimasti sepolti per secoli, e così il fascino di questa città davvero immortale continua a rinnovarsi.
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Informazioni utili per visitare Pompei
Per godersi al meglio una giornata a passeggio nel grande Parco Archeologico di Pompei occorre qualche piccolo accorgimento. Ecco alcuni consigli.
Questo è uno dei siti più visitati d'Italia, per preservarne la fragile bellezza e rendere la visita più piacevole a tutti è stato posto un limite di ventimila accessi giornalieri suddivisi per fasce orarie in estate. Per questo motivo è molto importante acquistare i biglietti skip the line per gli scavi di Pompei on line, in modo da assicurarsi l'ingresso ed evitare le file in biglietteria.
In estate e in primavera il Parco Archeologico di Pompei può diventare piuttosto caldo, meglio indossare un cappellino e una crema solare. In ogni stagione, inoltre, sono assolutamente consigliate scarpe comode.
I punti ristoro e i wc sono presenti solo presso gli ingressi, è preferibile perciò portare dell'acqua e qualche snack con sè.
È presente un percorso per persone con difficoltà motoria. Pompei per Tutti è un circuito che parte e finisce a Piazza Anfiteatro ed è privo di barriere architettoniche.
Il Parco Archeologico di Pompei è più vivo che mai, per questo al suo interno vengono spesso organizzati concerti, spettacoli, visite serali e tante altre interessanti attività.
Orari e giorni di chiusura
Dal 1 novembre al 31 marzo gli scavi di Pompei si possono visitare dalle 09.00 alle 17:00; l'ultimo ingresso è alle 15:30.
Dal 1 aprile al 31 ottobre gli scavi sono visitabili dalle 09:00 alle 19:00, con ultimo ingresso alle 17:30.
I giorni di chiusura sono 25 Dicembre, 1 Gennaio e 1 Maggio.
Tour di Pompei e di altre attrazioni
L'area in cui si trovano gli scavi di Pompei è straordinariamente ricca di bellezze archeologiche e naturalistiche. Per conoscerle tutte ci sono diversi tipi tour o pacchetti, tutti in modalità salta fila e tutti comodamente prenotabili on line.
-tour guidati con guide esperte della durata di due ore, disponibili in otto lingue.
-gite da Roma di un giorno, con guida.
-pacchetti che includono a scelta anche la visita al Vesuvio, ai vicini scavi di Ercolano, o in Costiera Amalfitana, compresi gli spostamenti.
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Domande frequenti sul Parco Archeologico di Pompei
1. Quanto costano i biglietti per Pompei?
Il biglietto per gli scavi di Pompei costa 18€, ma sono possibili riduzioni e biglietti cumulativi che includono anche le ville pompeiane.
2. Quando è possibile visitare gratuitamente il Parco Archeologico di Pompei?
Come i musei statali italiani, anche gli scavi di Pompei sono visitabili gratuitamente la prima domenica di ogni mese, ma l'ingresso è a numero chiuso per evitare il sovraffollamento e va prenotato in anticipo.
Come arrivare al Parco Archeologico di Pompei
Il Parco Archeologico di Pompei ha tre accessi:
- Porta Marina in via Villa dei Misteri
- Piazza Esedra in piazza Porta Marina Inferiore
- Piazza Anfiteatro in piazza Immacolata
L'ingresso principale è quello di Porta Marina.
Si possono raggiungere gli scavi di Pompei sia da Napoli che sa Salerno in treno, bus e auto. Ecco come:
Treno: l'ingresso di Porta Marina si raggiunge facilmente con i treni della Circumvesuviana sia da Napoli (stazioni di Piazza Garibaldi e di Porta Nolana), sia da Sorrento. La linea infatti è la Napoli-Sorrento, la fermata più vicina è Pompei Villa dei Misteri.
L'ingresso di Piazza Anfiteatro si può raggiungere ugualmente in Circumvesuviana, viaggiando sulla linea Napoli-Poggiomarino. La fermata è Pompei Santuario.
Anche i treni regionali FS che collegano Napoli e Salerno fermano a Pompei.
Auto: viaggiando sull'autostrada A3 tra Napoli-Salerno bisogna prendere l'uscita Pompei Ovest.
Bus: gli autobus SITA tra Napoli e Salerno fermano a Pompei. La stessa tratta è coperta anche dai dalle linee 4 e 50 di Busitalia Campania.
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La storia di Pompei come la conosciamo noi oggi inizia nel 79 d.C., l'anno in cui l'eruzione del Vesuvio distrusse drammaticamente la città, ma consegnò alla storia un sito il cui fascino teme pochi paragoni al mondo. L'area su cui si trovano gli scavi di Pompei, però, era abitata già da sette secoli. In questo luogo di grande bellezza e pace, non distante dal mare e ai piedi di quella che gli antichi consideravano una montagna come tante, hanno abitato gli Osci, gli Etruschi e i Sanniti, finché nel II secolo a.C. i romani trasformarono progressivamente Pompei in una città ricca, colta e fiorente.
Il clima mite e la terra fertile rendevano Pompei un luogo in cui vivere serenamente e la vicinanza al mare ne accrebbe l'importanza strategica. Gli imperatori infatti l'amarono particolarmente dotandola di templi e splendide ville e molti altri edifici importanti sarebbero stati costruiti se l'eruzione non fosse mai avvenuta. Nel corso dei secoli l'interesse dell'impero verso questo luogo non è del tutto cessato. Già nel III secolo d.C. l'imperatore Alessandro Severo avviò un primo tentativo di scavo reso però impossibile dalla mancanza di mezzi adeguati. Pompei così rimase assopita sotto le ceneri per circa quattordici secoli.
La storia degli scavi di Pompei, da meta del Grand Tour a patrimonio UNESCO
Si può dire che la storia moderna degli scavi di Pompei sia iniziata quasi per caso. All'inizio del XVII secolo, infatti, in occasione dei lavori per la costruzione di un nuovo acquedotto, vennero trovati alcuni reperti come monete e iscrizioni di cui tuttavia non si capì l'importanza. Non solo, un violento terremoto nel 1631 mise fine ad ogni ipotesi di ricerca in quest'area. La scoperta ufficiale di Pompei, se così si può dire, avvenne nel 1748, durante il regno di Carlo III di Borbone che in realtà cercava l'antica Stabia. Una epigraf, invece, dove si nominava Pompei, chiarì l'equivoco.
Finalmente, nel 1754, in seguito alla scoperta della Villa dei Papiri nel vicino scavo archeologico di Ercolano, iniziò la vera e propria riscoperta di Pompei. La città antica diventò sempre più un museo a cielo aperto, dove gli intellettuali e i sognatori protagonisti del Grand Tour amavano venire e lasciarsi ispirare. Da allora ad oggi il Parco Archeologico di Pompei non ha mai smesso di regalare emozioni.
Nel 1997, poi, Pompei è diventata patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, ma la sua storia non è ancora conclusa. Gli scavi, infatti, continuano e riportano alla luce sempre nuovi tesori.
Scavi di Pompei: quali sono le attrazioni principali
Passeggiare per le strade di Pompei è un'esperienza imperdibile, ma chi non ha molto tempo a disposizione può comunque scegliere di visitare le maggiori attrazioni e le domus più importanti.
Un percorso ideale può iniziare ad esempio da porta Marina. A pochi passi dall'ingresso si trova già il Foro, il cuore della città. Qui c'è un complesso di straordinario valore che comprende il Tempio di Apollo, quello di Giove, la Basilica, il Macellun e le terme più antiche di Pompei.
Proseguendo verso Nord-Ovest ci si trova nell'antica area residenziale di Pompei. Qui si possono ammirare alcune delle ville più celebri, eleganti e meglio conservate, come la Casa del Fauno, la Casa dei Vetii e la Casa dei Dioscuri.
Nell'area sud-ovest ci sono invece i teatri, con il Teatro Grande che ospita fino a cinquemila spettatori, il più piccolo Odeion e il grazioso Tempio di Iside. Queste due zone sono collegate dalla Via Stabiana, attraverso la quale si può raggiungere anche il famoso Lupanare con i suoi affreschi erotici.
La strada principale di Pompei è Via dell'Abbondanza, ortogonale a Via Stabiana. Passeggiando lungo di essa si possono visitare le taverne, i negozi, alcune splendide case e raggiungere un'altro dei luoghi cult di Pompei, il grande Anfiteatro. Qui si trovano anche la Palestra e l'Orto dei Fuggiaschi, dove sono conservati i suggestivi calchi delle vittime dell'eruzione del Vesuvio.
5 curiosità sul Parco Archeologico di Pompei
1. L'anfiteatro di Pompei, costruito nel 70 a.C è il più antico del mondo.
2. I pompeiani amavano il vino e ne producevano uno di ottima qualità. Ancora adesso ci sono vigneti, interni agli scavi di Pompei, da cui proviene un noto vino, il Villa dei Misteri.
3. A Pompei è molto frquente vedere rappresentato il simbolo del fallo, considerato di buon auspicio.
4. Bische clandestine, taverne, bordelli, persino dadi truccati rinvenuti durante gli scavi. Pompei aveva una vita notturna piuttosto movimentata.
5. Il significato del nome "Pompei" non è chiaro. Secondo l'autore Servio la città sarebbe stata fondata da Ercole dopo le "fatiche", nata quindi a pompa Herculis, cioè dal trionfo di Ercole. Secondo altri il nome deriverebbe dal verbo greco "pempo" (spedire), poiché Pompei era un importante snodo commerciale. L'impotesi più proabile, però, è che il nome drivi dalla parola greca "pente", cioè cinque, visto che Pompei è probabilmente nata dall'unione di cinque villaggi.