In un quartiere nel cuore di Milano, Villa Necchi Campiglio è un edificio progettato nei primi anni '30 dall'architetto Piero Portaluppi, su richiesta della famiglia Necchi Campiglio, esponente della colta e ricca borghesia industriale lombarda.
La villa è immersa in un ampio giardino privato che ospitava la casa del custode con la portineria, la serra, il garage, un campo da tennis e la piscina (una tra le prime piscine private a Milano). Gli spazi interni della villa seguono la disposizione tradizionale delle dimore nobiliari. Al primo piano si trova l'area giorno mentre le stanze da letto sono al piano superiore. Il sottotetto ospita le stanze di servizio e nel seminterrato si trovano le sale da gioco insieme a spogliatoi e bagni per la piscina.
La famiglia Necchi Campiglio, si allontanò dalla tradizione dell'epoca, prevedendo per la propria casa anche grandi spazi destinati alla socialità e agli ospiti: il salone, il fumoir, la sala da pranzo e la biblioteca. A Nedda, Gigina e Angelo piaceva molto ricevere gli amici a casa e fare feste! L'edificio presenta elementi innovativi e di comfort come citofoni interni, ascensori, porte blindate scorrevoli e montavivande. Villa Necchi Campiglio, per le sue caratteristiche di lusso e modernità, è considerata una delle residenze simbolo dei primi anni '30.
La visita della Villa è inoltre arricchita da tre importanti donazioni: la raccolta di dipinti e arti decorative del XVIII secolo di Alighiero ed Emilietta de’ Micheli, la collezione di opere d’arte del primo Novecento di Claudia Gian Ferrari e la collezione Guido Sforni (1935-1975), composta da 21 disegni di artisti del XX secolo. Nel 2001 le sorelle Necchi affidarono la dimora al FAI – Fondo per l'Ambiente italiano – per farne un luogo di cultura da vivere e frequentare. Oggi, villa Necchi Campiglio, grazie anche al suo bel giardino e a un elegante bistrot immerso nel verde, è luogo di numerosi eventi culturali.
Orari di Apertura: aperto dalle 10.00 alle 18.00.Chiuso lunedì e martedì. Ultimo ingresso 17.00.
Gli orari possono subire variazioni nei giorni festivi, quindi è sempre utile controllare in anticipo.
Biglietti e Costi:
- Intero: € 15
- Ridotto (6-18 anni): € 9
- Studenti fino ai 25 anni: € 9
- Ingresso gratuito: iscritti FAI, bambini fino ai 5 anni, persone con disabilità e accompagnatore, giornalisti, ICOM, guide turistiche con patentino, soci INTO - The International National Trusts Organization ( vedi www.into.org/places/ ), Soci Mécènes e Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre.
- Famiglia: € 39. Consente l’ingresso con tariffe ridotte per i gruppi famigliari composti da 2 adulti e 2 o più bambini (6 -18 anni).
Ingresso con visita guidata all'interno della villa (1 ora):
- Intero: € 22
- Ridotto (6-18 anni): € 16
- Studenti fino ai 25 anni: € 16
- Iscritti FAI, Soci INTO – The International National Trusts Organization (vedi www.into.org/places/), Soci Mécènes, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, persone con disabilità e accompagnatore: € 7
- Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): 55€
Alla biglietteria di Villa Necchi Campiglio è possibile acquistare la Case museo card.
Questa card permette la visita di 4 importanti case-museo milanesi ( Villa Necchi Campiglio, Museo Poldi Pezzoli, Museo Bagatti Valsecchi e Casa Boschi Di Stefano), con un unico biglietto da € 25,00.
Costo ridotto per iscritti FAI: € 15,00.
Villa Necchi Campiglio è situata in via Mozart 14, nel centro storico di Milano, Per arrivare hai diverse opzioni.
A piedi: se ti trovi in centro, in zona Corso Buenos Aires/Porta Venezia, potrai raggiungere a piedi la villa in 10 minuti. La villa è raggiungibile con una piacevole passeggiata da Piazza San Babila (10 min.) e da piazza del Duomo (20 min.) .
Considera che Villa Necchi Campiglio si trova in un quartiere molto centrale, quindi per chi desidera esplorare, arrivare alla villa a piedi è un’ottima scelta per ammirare anche altri edifici storici lungo il tragitto.
In metropolitana: la fermata di metropolitana più vicina è Palestro (MM 1), a circa 4 minuti a piedi dalla villa.
In bus: puoi prendere il bus 85 e scendere alla fermata San Damiano - Monforte, a pochi minuti a piedi.
In tram: Linee 9 e 19: fermata Tricolore a 8 minuti a piedi.
Stazioni di bike sharing ATM:
Senato / Palestro 2 / Majno – Baretti
i migliori luoghi da visitare
Volete visitare Milano come un local? Allora leggete le 10 cose da fare per vivere la città come un vero milanese.
Read more1. Chi abitava a Villa Necchi?
A villa Necchi Campiglio abitavano le sorelle Nedda e Luigia (Gigina) Necchi, e Angelo Campiglio (detto Nene), marito di Gigina. Nedda, che era nubile, visse in questa villa con la sorella e il cognato.
2. Chi era la famiglia Necchi?
La famiglia Necchi era una famiglia di imprenditori lombardi, originaria di Pavia. Ambrogio Necchi, padre di Vittorio, Nedda e Gigina, fondò una fonderia di ghisa nel 1900. Alla sua morte, avvenuta improvvisamente nel 1916, il figlio Vittorio prese in gestione l'azienda di famiglia, che in seguito lasciò alle sorelle, e fondò nel 1919 la Necchi, una fabbrica di macchine da cucire. Angelo Campiglio, marito di Gigina Necchi, era un medico che, spinto dal suocero, lasciò la sua professione per lavorare nella fonderia di famiglia dove si producevano motori per caldaie, frigoriferi e sanitari.
3. Cosa vedere a Villa Necchi?
Villa Necchi Campiglio è una delle più apprezzate e conosciute case museo di Milano. L'edificio, realizzato da Piero Portaluppi negli anni trenta, rappresenta l'art déco di inizio Novecento. E' possibile visitare gli spazi interni della villa ed ammirarne l'arredamento originario, elegante e ricco di elementi innovativi, capaci di coniugare lusso, modernità ed arte. Nelle stanze della villa, dove le sorelle Necchi ed Angelo Campiglio vivevano la loro quotidianità e condividevano il tempo libero con i loro ospiti, si trovano anche le opere provenienti dalle collezioni di Claudia Gian Ferrari, Alighiero ed Emilietta De' Micheli, e Guido Sforni. Queste collezioni comprendono opere e dipinti di grandi artisti quali Boccioni, De Chirico, Morandi, Canaletto, Tiepolo e Rosalba Carriera. All'esterno della villa un bel giardino con piscina, una serra, un campo da tennis ed un elegante bistrot dove gustare un buon caffè o un aperitivo, in un ambiente accogliente e circondato dal verde.
4. Quanto dura la visita a Villa Necchi?
La visita guidata dura 1 ora. E' possibile sostare nel giardino e nel bistrot/caffetteria quanto si desidera.
5. Villa Necchi Campiglio è accessibile?
La Villa e il Giardino sono accessibili alle persone con ridotta capacità motoria o su sedia a rotelle. La Biglietteria, a piano terra, è raggiungibile dall’ingresso principale della Villa in Via M ozart 14, tramite un percorso in piano. La Villa ha 3 piani collegati internamente tramite scale oppure ascensore in cui può accedere agevolmente una sedia a rotelle. Un accesso senza gradini è disponibile sul retro della Villa. Gli esterni presentano percorsi con fondo in ghiaia. Il percorso per raggiungere la Caffetteria/bistrot, in ghiaia, è in piano accedendo da Via Mozart 10. La Villa dispone di servizi igienici accessibili nel cortile, a piano terra, nel sottotetto e in caffetteria. I cani guida e i cani di assistenza con certificato di addestramento per l'accompagnamento di persone con disabilità sono ammessi, sempre al guinzaglio, sia nel giardino che all’interno della Villa.
6. E' possibile accedere alla villa gratuitamente?
La visita della villa è a pagamento. In occasione degli eventi culturali "Giornate di Primavera” e “ Giornate d'Autunno”, organizzati annualmente dal FAI, è possibile visitare la villa gratuitamente o dando un contributo libero. L'evento è aperto a tutti e l'affluenza è sempre molto alta. Gli iscritti al FAI hanno sempre la precedenza per l'ingresso.
Villa Necchi Campiglio è un'elegante e raffinata villa nel cuore di Milano, progettata tra il 1932 e il 1935 da uno dei più grandi architetti italiani di quel tempo: Piero Portaluppi. L'edificio fu commissionato a Portaluppi dal medico-imprenditore Angelo Campiglio e dalle sorelle Gigina (moglie di Angelo) e Nedda Necchi, figlie dell'affermato industriale lombardo Ambrogio Necchi.
I coniugi Campiglio, attratti dalla vita sociale e culturale di Milano, decisero di trasferirsi a Milano all'inizio degli anni 30. Si dice che una sera d'inverno, i coniugi, rientrando a Pavia dopo uno spettacolo teatrale al teatro la scala di Milano, si persero nella nebbia e videro un giardino dove c'era un cartello con la scritta “ vendesi” e un numero di telefono. Il giorno seguente Angelo Campiglio, contattò il numero e acquistò quella parte di giardino in cui venne costruita la residenza dove Angelo e Gigina vissero la loro vita tra lavoro e svago. A villa Necchi Campiglio visse anche Nedda, la sorella nubile di Gigina.
Questo edificio è una delle più belle e rinomate case museo milanesi e rappresenta un capolavoro del Razionalismo italiano con elementi neoclassici, déco e futuristici. L'edificio era stato pensato come una dimora elegante, confortevole e moderna. Un mix di funzionalità, modernità ed eleganza che si riflette nei mobili d'epoca, nelle opere d'arte e negli elementi innovativi come l'ascensore, i citofoni interni e la bella piscina esterna riscaldata. Tutto questo rispecchiava lo stile di vita dell'alta borghesia milanese.
A partire dal 1938 la famiglia Necchi Campiglio commissionò all'architetto Tomaso Buzzi delle modifiche per gli spazi esterni e il rifacimento dell'arredamento di alcuni spazi interni. L'architetto Buzzi introdusse uno stile ispirato all'arte settecentesca, più elaborato rispetto all'essenzialità di Portaluppi.
Angelo Campiglio morì nel 1984 e le sorelle Nedda e Gigina morirono nel 1993 e nel 2001. Non avendo figli, le sorelle decisero di lasciare la loro residenza in eredità al FAI – Fondo ambiente italiano – per farne un luogo dedicato alla cultura.
Dopo il 2001 la villa è stata restaurata ed aperta al pubblico nel 2008, permettendo di ammirare un esempio di architettura e design del Novecento. Nel 2009 nella villa è stato girato il film Io sono l'amore del regista Luca Guadagnino.
Ilaria Capatti
Villa Necchi Campiglio è una delle più belle case museo di Milano. Questa elegante residenza progettata da Piero Portaluppi, su richiesta della famiglia Necchi Campiglio, è un esempio di Art Déco di inizio Novecento.