Siete amanti della natura, della storia, dei borghi, dell'arte e del folklore? Scoprite le Marche, incantevole regione ricca di tesori e di tipicità.
Il territorio delle Marche, incorniciato tra l’Appennino umbro-marchigiano e il Mare Adriatico, è caratterizzato da un paesaggio prevalentemente montuoso e collinare, mentre le pianure si estendono esclusivamente lungo la fascia costiera. Il massiccio montuoso più elevato è rappresentato dai Monti Sibillini, culla di miti e leggende, ubicati a cavallo delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.
La riviera del promontorio del Monte Conero, che si estende da Ancona a Numana, rappresenta la perla della costa adriatica: offre suggestivi scenari, costituiti da una vegetazione rigogliosa, da meravigliose spiagge e da pittoresche baie, lambite da acque cristalline.
Nella sua guida letteraria Viaggio in Italia lo scrittore e giornalista italiano Guido Piovene coniò l'espressione "Marche l'unica regione al plurale" per evidenziare il tratto distintivo di una terra variegata dal punto di vista paesaggistico e dalle molteplici influenze culturali.
Seguiteci in questa lettura per conoscere le attrattive e il ventaglio di opportunità offerte da quest'incantevole territorio.
5. Intellettuali e capolavori artistici delle Marche
Le Marche possono essere considerate a pieno titolo un vero e proprio museo diffuso, grazie alle magnifiche città d’arte e agli antichi borghi fortificati di origine medioevale, incastonati come gemme preziose in uno scenario bucolico.
Hanno dato i natali ad artisti, studiosi e illustri esponenti del panorama culturale mondiale, come il poeta Giacomo Leopardi, intellettuale tra i più importanti dell’Ottocento italiano, il compositore e operista Gioacchino Rossini, il tenore e attore Beniamino Gigli, Donato Bramante, pittore e innovatore dell’architettura italiana del 1500, Raffaello Sanzio, celebre artista urbinate e la pedagogista Maria Montessori: conservano capolavori artistici di Gentile da Fabriano, di Lorenzo Lotto, di Tiziano, di Rubens, di Giusto di Gand, di Piero della Francesca e un ricchissimo patrimonio archeologico risalente all’epoca picena, greca e romana.
Vi suggeriamo di visitare anche il suggestivo borgo di Castelfidardo, arroccato su uno sperone di roccia, che si affaccia sulla fertile pianura del fiume Musone, famoso in tutto il mondo per la produzione della fisarmonica.
Proseguendo il nostro itinerario e Incamminandoci alla scoperta delle località più pittoresche di questa regione, giungiamo a Corinaldo, un vero gioiello nell'entroterra di Senigallia, edificato sulla sommità di un colle. E' stato insignito del titolo di Paese Bandiera Arancione e di uno dei "Borghi più belli d'Italia".
Potrete ammirare l'antica e maestosa cinta muraria risalente al 1400 e la Piaggia, una magnifica scalinata di 109 gradini, percorrendo la quale ci si può addentrare in caratteristici vicoletti e visitare la casa di Scuretto, uno dei simboli della città di Corinaldo, e il Pozzo della Polenta.
Vi suggeriamo di visitare anche alcuni prestigiosi edifici storici, come il Teatro Carlo Goldoni, decorato da pregevoli stucchi e il Palazzo Comunale, realizzato in stile neoclassico dall'architetto Francesco Maria Ciarrafoni.
Offida, la perla delle Marche, è un antico borgo medioevale, situato su uno sperone, tra le valli dei fiumi Tesino e Tronto, incastonato tra le mura castellane edificate nel XV secolo.
E' una località rinomata a livello internazionale per l'arte tradizionale della lavorazione del merletto al tombolo e per le rievocazioni legate al celebre Carnevale storico, uno dei più spettacolari del Bel Paese.
4. Storia e tradizioni
La storia di questa regione, da sempre crocevia di civiltà, culture, tradizioni e “Porta d’Oriente dell’Italia”, è molto peculiare e variegata dato che risente delle contaminazioni dei molteplici popoli che si sono avvicendati nel corso dei millenni.
A partire dall’età del Ferro vi si insediarono i Piceni, che entrarono in contatto con gli Etruschi e con la cultura della Magna Grecia (a cui risale la fondazione della colonia di Ancona). Poi i Galli Senoni occuparono la zona a Nord del fiume Esino.
In seguito all’espansione dell’Impero Romano vi furono continui scambi tra le popolazione italiche e i Romani anche grazie alla Via Salaria e alla Via Flaminia. L’avvicendamento successivo dei Bizantini, dei regni romano-barbarici e dei Longobardi ha contribuito a plasmare l’identità eterogenea e multiculturale delle Marche.
Inoltre vi segnaliamo una curiosità: la presenza del picchio nello stemma regionale sarebbe dovuta al fatto che, secondo la tradizione, la popolazione dei Sabini, partiti dal Lazio nel IX secolo a.C., avrebbero raggiunto le coste adriatiche seguendo il volo di un picchio.
3. Cosa vedere e cosa fare nelle Marche: itinerari naturalistici
Gli itinerari e i percorsi da intraprendere per scoprire quest'incantevole regione sono davvero tantissimi, dal trekking ai pellegrinaggi alle semplici passeggiate. Gli amanti della natura incontaminata e della wilderness possono effettuare escursioni all’interno dei Parchi Nazionali del Gran Sasso, dei Monti della Laga, dei Sibillini o avventurarsi nel paesaggio fiabesco delle Grotte di Frasassi, costellate di stalattiti e stalagmiti.
2. Percorsi culturali
Gli appassionati di arte possono visitare le incantevoli città, ricche di storia, di cultura e di tradizioni, che custodiscono preziosi capolavori: in primis Ascoli Piceno vi accoglierà con il suo elegante ed armonico centro storico in travertino e con il gioco di prospettive dei palazzi che si affacciano su Piazza del Popolo, mentre il borgo medioevale di Cupra Marittima vi conquisterà con il profumo intenso dei suoi pini secolari.
Fermo conserva le antiche cisterne romane e i suoi tesori culturali, mentre la nobile Macerata è sede di un’Università di grande prestigio, fondata nel 1290 e dello Sferisterio.
Osimo, cinta da imponenti mura romane, conserva la sua magica e misteriosa città sotterranea, scavata 2500 anni fa; Ancona, fondata dai Dori Siracusani nel 387 a.C., è impreziosita da opere di diverse epoche, come l’Arco di Traiano.
Recandosi verso l’interno della regione si può ammirare l’antico borgo di Jesi, con i suoi sfarzosi castelli e le sue maestose mura e assaporare una suggestiva atmosfera medioevale. Jesi è stata insignita dall’Unesco del titolo di “città esemplare” a causa dell’impegno che ha dimostrato nella conservazione del proprio patrimonio storico, artistico e culturale.
Pesaro è una città culturale, che può vantare intatti i suoi monumenti d’epoca romana, mentre Urbino, patrimonio dell’Unesco, è stata la culla della Corte di Federico da Montefeltro.
1. Prodotti tipici della gastronomia marchigiana
La tradizione gastronomica delle Marche è molto variegata e fonde le tipicità raffinate delle zone costiere con i sapori rustici e semplici delle pietanze montane e collinari. Tra le specialità regionali spiccano il tartufo di Acqualagna, il Ciauscolo, il prosciutto di Carpegna e di Montefeltro, le olive all’ascolana, il pecorino di Monte Rinaldo, i dolci prevalentemente a base di frutta secca, mentre lungo il litorale è rinomato il brodetto, una zuppa tradizionale a base di pesce, la cui preparazione varia di paese in paese.
Tra le prelibatezze enogastronomiche spicca anche l’offerta della produzione vitivinicola, da degustare abbinandola ai piatti tipici: godetevi un momento di relax a tavola, con moderazione, con un calice di uno dei rinomati vitigni autoctoni, come il Sangiovese, il Verdicchio, il Trebbiano e il Montepulciano.