La Fontana di Trevi, simbolo senza tempo di Roma, potrebbe presto diventare a pagamento. Scopri cosa cambia per il Giubileo 2025.
Sei nel cuore di Roma, avvolto dal vociare dei turisti e dal fascino dei vicoli antichi, finché all’improvviso, in tutta la sua maestosità, appare lei: la Fontana di Trevi. Simbolo immortale di bellezza e arte, ha incantato generazioni di viaggiatori, ma oggi qualcosa sta per cambiare. Uno dei monumenti più apprezzati della capitale, da sempre accessibile a tutti, diventerà presto a ingresso contingentato, in occasione del Giubileo 2025, e in futuro forse a pagamento.
La decisione, che potrebbe apparire sorprendente, nasce dall'esigenza di proteggere un simile gioiello architettonico dall’overtourism. Ogni anno, migliaia di monete vengono lanciate nella sua acqua limpida, un rituale carico di desideri e speranze, ma il suo splendore necessita di costante cura e attenzione. Il Comune di Roma e il Ministero dei Beni Culturali hanno così deciso che per continuare a far brillare la Fontana sarà necessario monitorare l'afflusso, anche stimando che per l'Anno Santo sono attesi in città ben 35 milioni di pellegrini.
La notizia, destinata a segnare una nuova era per uno dei luoghi più visitati al mondo, suscita emozioni contrastanti. Da una parte, il dovere di tutelare un patrimonio inestimabile, dall'altra, la sensazione che l'accesso libero a uno dei punti di interesse della Città Eterna venga limitato.
Ma cosa significherà davvero? Scopriamo insieme i dettagli e le implicazioni di questa importante novità.
La nuova regolamentazione: l'introduzione del numero chiuso alla Fontana di Trevi
È difficile immaginare una passeggiata per Roma senza una sosta davanti alla Fontana di Trevi, luogo dove arte, storia e sogni si incontrano. Ma con la nuova regolamentazione prevista dal Giubileo 2025, il rapporto tra i visitatori e lo straordinario monumento potrebbe cambiare.
La domanda sorge spontanea: perché rendere a numero chiuso e forse far pagare l’accesso a un luogo che è sempre stato liberamente visitabile? Negli ultimi anni, il numero di turisti è cresciuto in modo esponenziale, mettendo sotto pressione non solo la Fontana (che riceve una media di 10-12mila visitatori al giorno), ma l’intero centro storico di Roma.
L’iniziativa nasce proprio dalla necessità di preservare la Fontana di Trevi dall'usura quotidiana e di garantire la sua manutenzione per le generazioni future, anche alla luce di spiacevoli episodi che si sono susseguiti nel corso del tempo.
Modalità di accesso alla Fontana di Trevi per il Giubileo 2025
Nel momento in cui dovesse essere introdotto, il costo del biglietto d'ingresso non sarà eccessivo, ma avrà il duplice scopo di ridurre l'affollamento e di garantire che solo coloro che davvero desiderano ammirare da vicino la Fontana possano farlo. Insomma, un'esperienza migliore e decisamente meno caotica.
Si parla di una cifra simbolica (pochi euro) che, tuttavia, potrebbe fare la differenza nella tutela di cotanta opera d’arte. Rimane comunque un passaggio da valutare nel corso dell'anno nuovo, magari dopo tre o quattro mesi.
Per il momento, con l'inizio del Giubileo nel 2025, non vi saranno tornelli né chiusure oppure prenotazione o scaglioni orari, ma sarà sufficiente un cordone gestito dal comune che supervisionerà la presenza dei visitatori nella parte bassa della Fontana fino al raggiungimento della capienza massima e attenderà la loro uscita per far entrare i nuovi. Senza tempi prestabiliti. Vietato consumare cibo ma consentito sedersi per soffermarsi ad ammirare la Fontana.
Inoltre, i lavori di manutenzione straordinaria avviati in questi mesi faranno da "banco di prova" per il contingentamento previsto: il monumento, infatti, rimarrà visitabile grazie all'installazione di una passerella temporanea a ferro di cavallo all'interno della vasca (per l'appunto, a numero chiuso) da cui i turisti potranno scorgere le sculture da una visuale inedita e gettare le monetine in un apposito "cesto".
Storia e descrizione della Fontana di Trevi
Le origini della Fontana di Trevi risalgono all’antica Roma, quando qui terminava l'Acquedotto Vergine, edificato nel 19 a.C. per portare acqua pura alla città. Tuttavia, l’aspetto attuale della fontana è frutto di un’opera iniziata nel XVIII secolo. Fu papa Clemente XII che incaricò l’architetto Nicola Salvi di progettare il capolavoro che oggi ammiriamo. La costruzione, iniziata nel 1732, si protrasse per diversi anni e fu completata solo nel 1762, dopo la morte di Salvi, dal suo successore Giuseppe Pannini.
La Fontana è un’opera monumentale che combina arte barocca e classicismo, dominata dalla figura di Oceano, il dio del mare, che emerge dal centro su un grande carro trainato da cavalli marini e guidato da tritoni. L’acqua scorre fragorosa, come a simboleggiare la vita che passa e si rinnova continuamente. Attorno a lui, si dispiegano figure allegoriche e dettagli scultorei che raccontano storie mitologiche legate al mare e all'acqua, fonte di vita e prosperità.
Ogni elemento ha un significato preciso: i cavalli rappresentano la forza impetuosa e calma dell’acqua, mentre le statue laterali simboleggiano l’abbondanza e la salute, doni portati dall’acqua pura dell’acquedotto. Il suono dell'acqua che cade nel grande bacino sottostante aggiunge un tocco magico e crea un'armonia perfetta tra natura e arte.