A bordo del Trenino Rosso ti sembrerà di vivere una favola, fatta di neve e ghiacciai. Scopri l'emozione del Bernina Express, UNESCO dal 2008.
In quanti modi è chiamato il Trenino Rosso del Bernina? Probabilmente in tanti modi quante sono le meraviglie che il panoramico Bernina Express, sito UNESCO italo-svizzero, riesce a mostrare.
Sì, perché il famoso Trenino Rosso del Bernina, da Coira a Tirano, passando per St. Moritz, è un capolavoro di ingegneria talmente sofisticata che la sua bellezza non può che essere superata soltanto dallo spettacolo che la natura delle Alpi ha da offrire.
Tra ghiacciai, strapiombi, gallerie, ponti e laghi, siamo pronti a scoprire il percorso del Bernina Express.
In verità, sarà assai facile comprendere perché questo trenino rosso, che viaggia tra i panorami più scenografici d’Europa, sia una delle poche linee ferroviarie UNESCO al mondo.
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Il Bernina Express da Tirano a St. Moritz: più di un secolo di storia
Il 5 Luglio 1910, tra difficoltà notevoli, venne completata la linea ferroviaria su cui viaggia il famoso Trenino Rosso del Bernina.
Immaginati quale impresa titanica sia stata realizzare questa linea. Non soltanto per le altezze significative (il Passo del Bernina si trova a 2.328 metri), ma anche per le difficoltà legate alle condizioni atmosferiche (neve e gelo) e agli incidenti sul lavoro. Inoltre, ci sono dei punti in cui la linea ferroviaria raggiunge una pendenza del 70 per mille, senza cremagliera.
Eppure, connettere la Svizzera all’Italia era quanto mai vitale, perché le merci faticavano a valicare le Alpi e già nell’Ottocento ci si rese conto che era necessario trovare una soluzione. E quella soluzione fu proprio la realizzazione del Bernina Express.
Nonostante tutto, i lavori di completamento durarono soltanto 4 anni, dal 1906 al 1910. Una squadra di più di 2000 persone dovette lavorare alla realizzazione della linea ferroviaria, la maggior parte provenienti dal Nord Italia.
Finalmente, i 61 chilometri di binari da St. Moritz in Svizzera a Tirano in Italia vennero ufficialmente inaugurati nel luglio 1910.
Fu un tale successo che addirittura un ingegnere giapponese, affascinato dalla magnificenza dell’opera, decise di riproporla in patria. Si tratta della Hakone-Tozan Railway, a Nord di Tokyo, gemellata al Bernina Express dal 1973.
Nel 2008 la Ferrovia Retica nel Paesaggio dell'Albula e del Bernina diventa Patrimonio UNESCO
Quello che comunemente viene chiamato ‘Trenino Rosso del Bernina’ sono in realtà due linee del treno che sono riunite nella Ferrovia Retica.
Da un lato, infatti, vi è la linea del valico del Bernina da St. Moritz a Tirano per 61 chilometri; dall’altro, la ferrovia dell’Albula, aperta nel 1904, che collega Thusis e San Moritz per un totale di 67 chilometri.
La nomina UNESCO è arrivata per tutta la tratta del Bernina Express, da Tirano in Italia a 429 metri s.l.m., a St. Moritz in Svizzera (a 1775 m.s.l.m.) e da qui fino a Thusis, a 697 metri s.l.m..
Il motivo della nomina UNESCO non è soltanto l’eccezionalità dell’opera dal punto di vista ingegneristico: si parla infatti di un totale di 58 gallerie coperte e tunnel, oltre a 196 viadotti e ponti.
In realtà, il Bernina Express è divenuto Patrimonio UNESCO anche perché l’opera umana si è magnificamente incastonata nel paesaggio naturale alpino che attraversa per più di 120 chilometri.
Scopriamone dunque le eccezionali bellezze, rivelando quali sono le tappe consigliate di un viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina.
Il percorso del Bernina Express: 8 fermate consigliate da Tirano a St. Moritz
Prima di esplorare il percorso mozzafiato del Trenino Rosso del Bernina, si sappia che ci sono due possibilità tra cui scegliere.
Da un lato, infatti, c’è il Bernina Express, dotato di carrozze panoramiche, che effettua un viaggio diretto, dunque senza fermate, ed è su prenotazione.
In alternativa, vi è il treno regionale che viaggia sullo stesso percorso. Le carrozze non sono panoramiche, ma si possono tirare giù i finestrini. Inoltre, è con questo treno che si possono fare le fermate intermedie che stiamo per vedere.
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1. Tirano, in Valtellina, al confine con la Svizzera
In Media Valtellina si trova il paese di Tirano, che dista pochissimi chilometri dal confine con la Svizzera.
Le opportunità offerte da questo luogo variano dai più diversi itinerari escursionistici (di trekking o in bici), alle più diverse opportunità enogastronomiche.
Da non perdere sicuramente il cinquecentesco Santuario della Madonna di Tirano. L’interno di questo luogo sacro è decorato con statue e stucchi, ma ciò che spicca certamente alla vista è l’organo a 2200 canne, tra i più grandi d’Europa.
2. Brusio: non una tappa di per sé, ma un capolavoro della linea ferroviaria
Proprio in questo angolo remoto di Svizzera, è messo in scena il più grande spettacolo del Bernina Express.
Su un ponte di 9 campate, infatti, il treno compie un giro di 360° interamente allo scoperto. In questo modo, la linea ferroviaria può alzarsi di 20 metri senza usare la cremagliera. Si arriva quindi alla famosa pendenza di 70 per mille!
3. Cavaglia e il Giardino dei Ghiacciai
A circa 1700 metri s.l.m. si trova il parco naturalistico del Giardino dei Ghiacciai, noto per le ‘marmitte dei giganti’, vere sculture naturali formate nei secoli dal ghiacciaio del Palü. Probabilmente si tratta del più importante sistema di buche erosive delle Alpi.
Questa visita, comunque, è accessibile solo nei mesi più caldi, solitamente da maggio a ottobre.
4. Alp Grüm, uno dei panorami più belli dell’intero viaggio a bordo dell’Espresso del Bernina
Saliamo ancora in quota e arriviamo ad un’altezza di 2.091 metri.
Lo scenario che si può ammirare dall’incredibile terrazza panoramica è proprio una delle cartoline più belle che ti porterai a casa da questa giornata sul Bernina Express.
Infatti, lo sguardo ad Alp Grüm può spaziare sul ghiacciaio del Piz Palü, sulla piana di Cavaglia fino ad arrivare alle Alpi del bergamasco. Una visione a dir poco indimenticabile.
5. Ospizio Bernina, la fermata più alta dell’intera Ferrovia Retica
A 2.253 metri di quota la visione è quasi soprannaturale. D’inverno è come essere immersi in un bianchissimo deserto che non ha orizzonte. D’estate la vista del Lago Bianco e del Lago Nero renderà tutto ancora più spettacolare, se possibile.
In questo luogo è possibile anche allungare il soggiorno e dormire e rifocillarsi a dovere, immersi in un panorama fiabesco.
6. Morteratsch: la vista sul Massiccio del Bernina e le lacrime del ghiaccio
La vista sul Bernina rende questa tappa una delle più belle e apprezzate dell’intero viaggio. Bella davvero ma anche significativa.
Infatti, dove un tempo vi era un immenso ghiacciaio, oggi, per effetto del cambiamento climatico, vi è un sentiero didattico che è esplorabile da grandi e piccoli. Un’installazione posta qui simboleggia proprio le lacrime piante dal ghiacciaio negli ultimi anni.
7. Pontresina, l’elegante capitale dell’alpinismo
Scendiamo a circa 1800 metri e incontriamo Pontresina, un piccolo centro abitato che per eleganza non ha nulla da invidiare alla vicina St. Moritz.
Affascinante gioiello d’architettura che richiama la Belle Epoque, a Pontresina, in ogni periodo dell’anno, è possibile dedicarsi ad ogni genere di attività di montagna.
Un tempo era una meta di nobili ed aristocratici, attratti dalle sue bellezze naturali. Senza contare che proprio Pontresina, per la sua vicinanza al Bernina, era passaggio obbligatorio per tutto ciò che passava tra Italia e Svizzera.
8. St. Moritz, dove ebbe origine la tradizione della settimana bianca
Questo paese che sorge a 1856 metri è letteralmente baciato dal sole per 322 giorni all’anno in media.
St. Moritz è il sogno di tutti gli appassionati della settimana bianca, attratti dai paesaggi fiabeschi e dal lusso straordinario dei suoi alberghi. Senza contare la qualità estrema della sua gastronomia.
D’inverno si può percorrere la Bob Run, pista naturale dedicata al bob più antica al mondo, oppure lanciarsi negli oltre 200 km di piste per lo sci di fondo. D’estate, invece, qui si praticano arrampicata, trekking, bicicletta, ma anche attività sull’acqua, come vela e canottaggio.
Insomma, un luogo che serba in sé il fascino del paradiso e del sogno proibito.
Alcuni accorgimenti prima di partire con il Bernina Express, Patrimonio UNESCO
L’esperienza straordinaria che regala un viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina merita alcune considerazioni preliminari.
Innanzitutto, è un viaggio che va pianificato per tempo. L’entusiasmo che spingerebbe chiunque a vedere ogni tappa andrebbe infatti bilanciato con la quantità di tappe che sono davvero fattibili nell’arco della giornata.
In secondo luogo, se si decide di viaggiare d’inverno, è bene considerare che le temperature scendono facilmente anche a -20 gradi (-4 Fahrenheit).
A questo punto, non rimane che la tua avventura a bordo del trenino rosso più spettacolare che ci sia abbia finalmente inizio!
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