La città di Ferrara e le sue Delizie nel territorio circostante devono la loro fama all'importante opera dei Signori che vi regnarono: gli Estensi. Ancora oggi il centro storico e le campagne testimoniano l'opera di qualifica che portò questo centro emiliano a diventare una delle più importanti città del Rinascimento
Ferrara, città del Rinascimento, è uno dei più pregiati centri storici del Nord Italia dove ancora oggi, camminando per le strade, si può apprezzare l’autenticità di un passato glorioso raccontato dal suo imponente castello, dai palazzi nobiliari e dai vicoli che ancora ci parlano della storia di questo luogo.
Situata in Emilia Romagna, non è solo celebre per le sue bellezze architettoniche: di uguale interesse è il territorio che la circonda, il Delta del Po, nominato patrimonio dell’umanità pochi anni dopo (1999) in quanto paesaggio culturale di grande interesse.
Ferrara città del Rinascimento, la storia
La bellezza della città di Ferrara è strettamente connessa alla sua storia e a quella delle potenti famiglie che hanno regnato su di essa. Fondata nel VII-VIII secolo dai Longobardi, il borgo raggiunse una discreta crescita in epoca medievale arricchendosi di edifici e monumenti in stile romanico.
Ma fu proprio con i Duchi d’Este, signori della città dal tredicesimo secolo, che l’impianto urbanistico del centro subì i più importanti cambiamenti, cambiamenti che hanno valso a Ferrara il titolo di città del Rinascimento. Gli architetti dei Duchi puntarono a dare un’armonia complessiva all’intero centro storico creando giochi di prospettive ed equilibrio fra gli edifici. La signoria degli Estensi durò a lungo (fino al sedicesimo secolo) e terminò quando la città passò sotto il dominio dello Stato Pontificio. L’età rinascimentale fu, effettivamente, l’epoca d’oro della città che diventò uno dei centri più potenti d’Italia.
A questo periodo, seguì la dominazione francese e l’annessione al Regno di Sardegna fino ad arrivare ai nostri giorni, quando Ferrara diventerà un importante centro turistico emiliano.
Ferrara città del Rinascimento, il centro storico
La città del Rinascimento è anche definita “città delle biciclette” mezzo ideale per visitare il tranquillo e raccolto centro storico e raggiungere i numerosi punti di interesse. Fra le attrazioni che hanno valso a Ferrara il titolo di patrimonio dell’umanità è impossibile non citare il celebre castello estense costruito nel 1385 ed utilizzato inizialmente come fortezza militare e difensiva e, successivamente, come residenza nobiliare. La fortezza è solida, imponente e circondata da un fossato; si staglia nel centro cittadino oramai non più per respingere i nemici ma per accogliere i visitatori. Un altro edificio degno di nota è il Duomo dedicato a San Giorgio: la sua facciata con la loggia e le decorazioni scultoree di enorme pregio è un unicum in Italia in particolare per il tema rappresentato sul portale maggiore, il Giudizio Universale. La chiesa si affaccia sulla celebre piazza delle Erbe, centro di ritrovo cittadino destinato al mercato di frutta e verdura. Da qui si può percorrere il “listone”, un marciapiede largo 12 metri e lungo 120 ideale per ospitare bancarelle e per fare lunghe passeggiate. Dalla piazza si snodano le vie che portano ai numerosi palazzi nobiliari della città, ciascuno con un’identità e caratteristiche molto forti: il Palazzo dei diamanti, così chiamato per l’inusuale motivo decorativo della facciata formata da 8500 blocchi marmorei, è attualmente una galleria d’arte; ed il Palazzo Schifanoia con il suo bellissimo Salone dei Mesi, ciclo di affreschi a tema astrologico e mitologico. Continuando nel centro storico, sicuramente l’angolo più suggestivo della città è costituito da Via delle Volte, una strada di 2km pavimentata in ciottoli così chiamata per gli archi che la decorano; dove oggigiorno troviamo le tipiche trattorie emiliane, un tempo la strada era via di commercio e addirittura malaffare, da qui si giunge al ghetto ebraico, altro quartiere medievale importante della città.
Il Delta del Po
Ma la grandezza dei duchi d’Este non si è fermata solo al centro storico di Ferrara.
Tra il quattordicesimo e sedicesimo secolo la famiglia avviò un importante trasformazione dell’area paludosa del Delta del Po recuperando i terreni circostanti la città.
Nacquero nuovi canali, nuove strade, e le cosiddette “castalderie”, tenute agricole di pregio decorate da ampi giardini. A queste si aggiunsero le “delizie” estensi: palazzi e ville nobiliari specchio della magnificenza delle famiglie aristocratiche ferraresi. Le ville erano affrescate dai più famosi artisti rinascimentali, munite di eleganti saloni dove i nobili passavano il tempo fra feste e momenti d’ozio e cultura. Ogni delizia aveva le proprie caratteristiche che spaziavano dall’ornamento dei giardini alle numerose camere decorate. Fra queste, tuttora visitabili si contano il Castello Estense della Mesola dove si praticava la caccia al cervo, Villa della Mensa dimora preferita dai Vescovi, Delizia di Belriguardo con le sue 300 stanze, Delizia del Verginese con i suoi alberi da frutto ed erbe aromatiche e Delizia della Diamantina aperta in occasioni speciali.
Le tenute e i palazzi lussuosi erano collegati da una fitta rete di vie d’acqua al centro della città emiliana motivo per cui l’intera area del Delta del Po ha subito una riqualificazione che le vale tuttora il titolo di patrimonio dell’Umanità in quanto paesaggio culturale. Non è un caso se uno dei simboli adottati dalla famiglia d’Este era proprio l’unicorno, simbolo della bonifica e della purezza.
Gran parte delle 52 Delizie ferraresi oggi sono scomparse, seppur lasciando traccia dell’ambizioso progetto dei Signori ferraresi che sono riusciti a far dialogare terra, acqua ed architettura in un’ottica di rinascita.
Patrimonio Unesco
La Commissione Unesco ha definito la “Città del Rinascimento” come “mirabile esempio di città progettata nel Rinascimento, che conserva il suo centro storico intatto e che esprime canoni di pianificazione urbana che hanno avuto una profonda influenza per lo sviluppo dell’urbanistica nei secoli seguenti”. Ferrara, con la sua urbanistica rimasta invariata nei secoli e il suo spirito rinascimentale che ancora aleggia fra palazzi e castelli è uno dei patrimoni più celebri del nord Italia. Chiunque la visiti ne resta affascinato, non soltanto, oramai per le sue bellezze architettoniche ma anche per l’area autentica che si respira, per la cucina, gli scorci suggestivi.
Spostandosi nel territorio circostante si incontrano le Delizie: "le residenze dei duchi d'Este nel Delta del Po illustrano in modo eccezionale l'influenza della cultura del Rinascimento sul paesaggio naturale".
Con queste parole la commissione UNESCO sottolinea ancora una volta quanto l’unione fra paesaggio e architettura creai qualcosa di unico in questo territorio. Un bene dell’umanità fra storia e natura.