I Longobardi, popolo pagano di origine germanica convertito al cristianesimo, sono stati tra i principali protagonisti del medioevo italiano. Il loro retaggio culturale lasciato al Bel Paese è enorme.

Longobardi in Italia: i luoghi del potere. Patrimonio mondiale UNESCO

Nel 2011 i più significativi esempi di architettura ed arte longobarda sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Costituiscono un complesso di 7 siti diffusi in tutt’Italia da nord a sud. L’inserimento è avvenuto in base ai criteri II, III e IV, ovvero per la testimonianza che offrono dell’arte sviluppata in Italia tra VI e VIII secolo; per la costituzione di una realtà culturale chiaramente identificabile; e per l’importante ruolo di trasmissione di retaggio storico-culturale attraverso i secoli. La loro integrità inoltre restituisce benissimo quell’idea di potere che volevano esprimere.

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7. Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli

7. Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli

Cividale, Italia. Tempietto Longobardo - Muro ovest con stucchi longobardi ( VIII secolo )/Wolfgang Sauber/Wikimedia (CC BY-SA 3.0)

In provincia di Udine, a Cividale del Friuli (antico borgo) si trova il cosiddetto Tempietto Longobardo. Venne costruito nell’VIII secolo come cappella del monastero di Santa Maria in Valle (oggi delle monache orsoline), all’interno del quale infatti è ancora inserito. Con le sue volte, gli archi e gli stucchi è uno splendido esempio di convivenza di elementi artistici romani, longobardi e carolingi.

6. San Salvatore e Santa Giulia a Brescia

A Brescia sorge il Monastero di Santa Giulia, con all’interno la chiesa di San Salvatore. Stupendo luogo da visitare, è stato fondato alla fine dell’VIII secolo per volere del duca Desiderio, futuro re dei Longobardi e padre della consorte di Carlo Magno. Il complesso è tra i principali esempi del ruolo culturale ed istituzionale che ha svolto la religione in epoca longobarda.

5. Castrum di Castelseprio-Torba (Varese)

In provincia di Varese, all’interno del Parco Archeologico di Castelseprio, resistono i ruderi dell’antico castrum, insediamento fortificato fondato alla fine del V secolo con scopi militari. Le mura difensive, interrotte da bastioni e torrione d’ingresso, cingono una serie di strutture civili, tra cui abitazioni, pozzi e strade. Spiccano anche qui edifici religiosi, come le affascinanti rovine della Basilica di San Giovanni ed il battistero.

4. Tempietto del Clitunno a Campello (Perugia)

4. Tempietto del Clitunno a Campello (Perugia)

Tempietto sul Clitunno/Georges Jansoone/Wikimedia/(CC BY 3.0)

Il Campello sul Clitunno, nei presso di Perugia, è una chiesetta dedicata a San Salvatore, piccola ma molto particolare. Pur essendo infatti un luogo di culto cristiano edificato sicuramente in epoca medievale (forse col reimpiego di materiali preesistenti), è concepito e realizzato integralmente come un antico tempio greco. L’interno è impreziosito con degli affreschi del VII secolo.

3. Basilica di San Salvatore a Spoleto

Ancora in provincia di Perugia, a Spoleto si erge la Basilica di San Salvatore. Intorno all’VIII secolo i Longobardi ricostruiscono completamente una precedente chiesa paleocristiana. Anche in questo caso convivono armoniosamente elementi architettonici tipici della cultura greca e dell’Italia medievale, addirittura quasi leggibili come un’anticipazione dell’arte romanica. Le pitture e gli stucchi sono purtroppo perduti, anche a causa delle successive manomissioni, ma permangono indelebili la maestosità e tutto il fascino della struttura.

2. Chiesa di Santa Sofia a Benevento

Benevento era uno dei più importanti ducati longobardi. La Chiesa di Santa Sofia ha oggi un aspetto alquanto moderno, ma è un edifico dell’VIII secolo, che coniuga lo stile longobardo a quello barocco e romanico. Contiene dei rimandi anche ai modelli architettonici di Pavia (capitale longobarda), nonché all’omonima chiesa di Costantinopoli. L’edificio è infatti a pianta circolare e richiama nei volumi l’arte bizantina. Gli affreschi superstiti sono invece legati a maestranze locali, attive tra VIII e IX secolo.

1. Santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo

La venerazione di San Michele Arcangelo è un fenomeno che prende il nome di culto micaelico, diffusissimo in tutt’Europa, basti pensare a Mont Saint-Michel in Francia. I Longobardi lo portano anche in provincia di Foggia, a Monte Sant’Angelo, realizzando delle cripte che conducono alla grotta sotterranea. Qui, secondo la leggenda, l’arcangelo fece la sua apparizione. Lo splendido santuario gotico col suo campanile sono invece del XIII secolo ed accolgono le centinaia di pellegrini che ancora oggi affollano il sacro ed affascinante luogo ipogeo. 

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