Tra Italia e Svizzera, lungo le Alpi svizzere, sorge una linea ferroviaria così suggestiva da essere entrata a far parte dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Qual è?
La Ferrovia Retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina parte da Tirano, in provincia di Sondrio in Lombardia, e arriva in Svizzera nel Canton Grigioni, a St. Moritz, passando attraverso le Alpi svizzere, per poi congiungersi alla località di Thusis.
Conosciuta comunemente come il “Trenino rosso del Bernina”, è un’importante meta turistica e un essenziale mezzo di trasporto per gli spostamenti locali. La Ferrovia Retica è una linea ferroviaria di montagna composta da più tratte, ma quelle inserite nella Lista del Patrimonio UNESCO sono solamente due: la ferrovia dell’Albula che collega Thusis e St. Moritz e la linea del valico del Bernina che collega, invece, St. Morizt a Tirano.
Storia e ubicazione
La Ferrovia Retica, con le sue tratte di montagna uniche, offre esperienze di viaggio indimenticabili attraverso l'intero territorio dei Grigioni e oltre, fino ad arrivare in Italia. La ferrovia, famosa in tutto il mondo, è situata in dei paesaggi più suggestivi della Svizzera. Il tutto ha avuto inizio con l'inaugurazione della prima tratta, quella da Landquart a Klosters, nel 1889. Oggi la rete comprende 384 chilometri di ferrovia immersi nel cuore dell'alta montagna svizzera.
Nel 1888 i pionieri della ferrovia del Cantone dei Grigioni concretizzarono il proprio progetto di una ferrovia di montagna. Su iniziativa dell’olandese Willem-Jan Holsboer, essi fondarono nello stesso anno la ferrovia a scartamento ridotto Landquart-Davos AG. Nello stesso anno ebbero inizio i lavori e nel 1889 fu inaugurata la prima tratta, la linea Landquart – Klosters. Già nel 1890 circolavano i primi treni a vapore da Landquart a Davos, a cui si aggiunsero poi le tratte verso St. Moritz, Disentis e Scuol-Tarasp. Grazie alla fusione con la ferrovia di Arosa e del Bernina, la rete si ampliò.
La ferrovia dell’Albula
La ferrovia dell’Albula è una classica ferrovia di montagna per treni a vapore, a scartamento metrico, situata nel cantone svizzero dei Grigioni e inaugurata nel 1903. Il suo percorso, lungo 62 km, parte dalla località di St. Moritz per arrivare a quella di Thusis. Lungo il suo percorso sono presenti diverse opere architettoniche degne di nota, come il viadotto Landwasser. La linea fu inizialmente a vapore, poi elettrificata nel 1919 a corrente continua, sostituita poi dalla corrente alternata a 11KV.
La ferrovia del Bernina
Inaugurata nel 1910 dopo 4 anni di lavori, la linea del Bernina raggiunge con ardite opere di ingegneria ferroviaria un'altitudine massima di 2.253 m, essendo così la più alta ferrovia ad aderenza naturale delle Alpi, oltre che una delle più ripide al mondo. La tratta, tra St. Moritz e Tirano, unisce l’Italia alla Svizzera, per una lunghezza complessiva di 61 km che passano attraverso 13 gallerie e 52 viadotti.
La proclamazione del sito e la motivazione per l'inclusione
Nel 2008 le due tratte Albula e Bernina sono state proclamate Patrimonio Mondiale Unesco poiché rappresentano un modello di sviluppo ferroviario esemplare per l’uscita delle Alpi Centrali dall’isolamento, all’inizio del XX secolo. La linea della Ferrovia Retica, che collega Thusis a Tirano in Italia, è un vero e proprio capolavoro di sviluppo infrastrutturale, un magnifico esempio di linea ferroviaria integrata armoniosamente nei paesaggi d'alta montagna che attraversa.
L’inclusione nella lista Unesco è motivata da due criteri: (ii) la Ferrovia Retica Albula/Bernina costituisce uno straordinario insieme tecnico, architettonico e ambientale. Le due linee, oggi unificate in un’unica linea transalpina, incarnano con completezza e varietà una grande varietà di soluzioni innovative che testimoniano l’importanza dello sviluppo delle tecnologie ferroviarie di montagna negli interscambi umani e culturali. La Ferrovia Retica rappresenta un modello di armonia estetica con il paesaggio che attraversa; (iv) la Ferrovia Retica Albula/Bernina è un esempio molto significativo dello sviluppo delle ferrovie di montagna ad alta quota nel primo decennio del XX secolo. Un sistema di trasporto di grande qualità che ha svolto un ruolo importante nella crescita delle attività umane in montagna e che tratteggia con grande efficacia un modo corretto ed equilibrato di gestire lo sviluppo del rapporto tra l’uomo e la natura.