I principali monumenti paleocristiani di Ravenna, città divenuta patrimonio dell'Unesco nel 1996. Tra i siti più importanti da vedere: Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Teodorico, la basilica di San Vitale, la basilica di Sant'Apollinare in Classe, il mausoleo di Galla Placidia, il battistero Neoniano, il battistero degli Ariani e per finire la cappella Arcivescovile.
Monumenti Paleocristiani Italia: Ravenna, una città patrimonio Unesco
La storia dell’arte paleocristiana in Italia ha una data ben precisa. Correva l’anno 313 quando l’imperatore romano Costantino concesse ai cristiani la libertà di culto.
Momento che cambiò inevitabilmente non solo la storia dell’epoca ma segnò per sempre in maniera decisa anche quella di oggi, per quel che riguarda l’Italia e in Europa.
Da quel momento in poi cambio anche il modo di vivere e intendere la “nuova” fede in ascesa: si passò infatti dai templi pagani alla costruzione di “basiliche”, antichi luoghi di legislazione in epoca romana che divennero presi come esempio, al fine di creare luoghi di fede e col tempo vere e proprie opere monumentali.
Per questo quando si parla di arte Paleocristiana si descrive tutto ciò che è stato creato e costruito nei primissimi secoli dopo il 313, periodo che appunto ha visto la diffusione del Cristianesimo. Oltre alle basiliche, si diffusero anche le catacombe, a metà tra cimiteri e luoghi di culto, e si affinarono nuove tecniche artistiche come il mosaico, che oggi ad esempio rendono celeberrimi gli splendidi monumenti della città di Ravenna. Tanto da essere celebrati come patrimoni dell’umanità.
Monumenti Paleocristiani di Ravenna: tutti i luoghi della bellezza
Proprio Ravenna è resa sicuramente famosa dalla presenza di grandi monumenti paleocristiani, che l’Unesco ha inserito e riconosciuto come patrimoni dell'umanità, il 7 dicembre 1996.
La bellezza del posto è restituita da circa 8 grandi strutture monumentali che vanno dal V e al VI secolo: stiamo parlando ovviamente della Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Teodorico, la basilica di San Vitale, la basilica di Sant'Apollinare in Classe, il mausoleo di Galla Placidia, il battistero Neoniano, il battistero degli Ariani e per finire la cappella Arcivescovile. Proviamo a scoprirli nel dettaglio
Il Mausoleo di Galla Placidia
Il nostro viaggio nella bellezza inizia con un edificio che vede collegarsi al nome di Galla Placidia, sorella dell’Imperatore Onorio, figlio di Teodosio. La costruzione, dalle linee semplici è una perfezione di masse e di corpi architettonici che si intrecciano in maniera armonica tra loro. L’interno invece è caratterizzato come per tutti gli altri monumenti paleocristiani di Ravenna da colori vivaci e immagini religiose composte con la tecnica del mosaico. Di grande interesse i mosaici delle lunette (la porzione di parete sotto una volta a botte) in cui colori caldi come l’oro, i marroni, gli arancio contrastano con le meravigliose sfumature di blu, creando un affetto luministico di grande efficacia, considerata anche l’epoca.
Il Battistero Neoniano, o “degli ortodossi”
Questo grande battistero, dedicato a San Giovanni in fonte è conosciuto anche come “Neoniano” in onore del suo fondatore, il vescovo Neone, o ancora è denominato come il Battistero degli ortodossi, ossia di tutti coloro che seguivano le dottrine “ufficiali” della chiesa, distinguendolo così da quello degli Ariani, ovvero tutti coloro che negavano Cristo in quanto divinità seguendo la dottrina di Ario. Come per tutti i grandi monumenti palocristiani anche questo si caratterizza da un esterno molto semplice, con muri spogli in laterizio, leggermente movimentati da elementi conosciuti come “lesene”. L’edificio è facilmente riconoscibile per la sua forma ottagonale e una volta all’interno dai suoi splendidi mosaici a fondo oro, tra cui “Il battesimo di Cristo” posto proprio sotto la grande cupola. Tutti da ammirare anche gli elementi scultorei e le tarsie in marmo che sottolineano lo sfarzo e la cura della spiritualità per le antiche popolazioni d’Italia.
Il Battistero degli Ariani
Teodorico, sovrano di culto ariano, decise di far convivere in maniera pacifica due popolazioni: i Goti di culto ariano e i latini di culto ortodosso. Ci riuscì pur mantenendo i due popoli separati, costruendo quartieri diversi con rispettivi edifici di culto.
Fu così che Teodorico fece costruire una basilica tutta per gli ariani, oggi conosciuta anche come la chiesa dello Spirito Santo, con un battistero oggi detto "degli Ariani" per distinguerlo dal più antico battistero Neoniano "degli Ortodossi". Si tratta dell’unico edificio progettato con questa funzione in Italia.
Il Mausoleo di Teodorico
Teodorico fu uno dei grandi sovrani che regnarono sul territorio italiano subito dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C). La sua politica lo vide impegnato nella ricostruzione e nella risistemazione sia urbana che rurale, che lo fanno passare alla storia come “un Re costruttore” per chiara fama. Il suo grande mausoleo, risalente al VI secolo e costruito in pietra Calcarea bianca è un capolavoro dell’architettura antica, e la sua progettazione andava a “riqualificare” un antico cimitero goto. Dal punto di vista strutturale è una meraviglia della geometria, dove la base a pianta decagonale si incastra perfettamente al secondo piano perfettamente circolare e chiuso da una cupola ribassata. Un luogo assolutamente da visitare se amante della storia e dell’architettura antica.
Sant’Apollinare Nuovo
La grande basilica, costruita verso la fine del V secolo si avvicina architettonicamente alle grandi basiliche di epoca costantiniana di Roma, ma le linee e lo stile decorativo interno ci portano subito alla bellezza dell’arte bizantina. In generale la composizione strutturale è molto semplice, dal il pavimento allo stile decorativo. Lo spazio è diviso in tre navate da due categorie di colonne in marmo greco che acquistano uno slancio particolare grazie all’introduzione di un elemento piramidale che non troviamo precedentemente. Si tratta del cosiddetto “pulvino”, un chiaro esempio dell’evoluzione stilistica di alcuni elementi costruttivi esistenti sin dall’antica Grecia.
San Vitale
Sant’Apollinare in Classe
La basilica è stata eretta nel VI secolo presso l’antico porto fortificato di Classe per ospitare le reliquie di Sant’Apollinare, poi trasferite entro le mura di Ravenna. In origine dunque doveva trovarsi nelle vicinanze del mare mentre oggi si trova in una zona di campagna anche per via dell’allontanamento secolare della battigia. Anche qui, ovviamente si notano tutte le caratteristiche principali dell’architettura paleocristiana ravennate con pochi elementi di disturbo visivo all’esterno. Splendido il campanile circolare costruito sempre in laterizio con i colori bruni che escono fuori dal verde della campagna. I colori anche questa volta sono all’interno.
La cappella arcivescovile
A chiudere il nostro viaggio nella bellezza di questi luoghi l’unico monumento ortodosso ad essere stato realizzato durante il regno di Teodorico. Stiamo parlando della Cappella Arcivescovile, conosciuta anche come Cappella di Sant'Andrea e allestita nel 495. Essa si presenta con un classico impianto a forma di croce, dotata di un vestibolo realizzato completamente in marmo nella parte inferiore e ricco di straordinari mosaici unici in quella superiore. Un capolavoro assoluto della storia dell’arte italiana.