Un tratto di costa in Liguria dove mare e terra si fondono in un’esplosione di colori ed emozioni. Porto Venere e le Cinque Terre custodiscono e raccontano insieme una bellezza fatta di storia, natura ed avventura tanto preziosa da essere riconosciuta e protetta come patrimonio mondiale UNESCO.
Porto Venere
Porto Venere, detta anche Portivène in lingua locale, è uno splendido borgo d’epoca medievale che si erge sul versante orientale della riviera ligure. Il comune si trova in provincia della Spezia ed il promontorio su cui sorge costituisce la sponda occidentale del Golfo della Spezia. Il suo territorio si compone di una penisola, oltre la quale si affacciano, come gocce di inchiostro nel mare, le tre piccole isole di Tino, Tinetto e Palmaria. L’antica denominazione latina del borgo, Veneris Portus, è in riferimento al tempio romano dedicato a Venere, non a caso dea della bellezza. Il luogo infatti è stato storicamente sempre molto conteso ed al centro di numerosi eventi epocali. Già nell’Italia preromana vi erano insediati gli antichi Liguri, mentre successivamente si avvicendarono longobardi e franchi e subì pressioni normanne e saracene. Portovenere fu a lungo legata al dominio genovese, per poi passare sotto le giurisdizioni aragonese, fiorentina e viscontea in rapida successione, prima di essere parte dell’impero napoleonico e infine del Regno di Sardegna. I segni del tempo che si porta addosso Portovenere sono non a caso alcune delle sue maggior attrazioni.
La Chiesa di San Pietro
La Chiesa di San Pietro è senza dubbio uno degli scenari più spettacolari di Portovenere. Uno splendido complesso medievale che sembra arrampicarsi su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare aperto. È composto da un edificio paleocristiano del V secolo, primo nucleo effettivo, poi connesso ad un’abbazia benedettina del IX secolo. Quindi si aggiunge una bellissima chiesa ultimata nel XIII secolo in stupendo stile gotico genovese. Si tratta forse dell’attrazione storica più famosa del luogo.
Castello Doria
Il Castello Doria domina dall’alto l’intero borgo di Portovenere, sorvegliandolo con i suoi bastioni e le possenti mura, come faceva un tempo. Si deve infatti alla Repubblica di Genova del XII secolo la sua costruzione, forse su una guarnigione preesistente. È talmente imponente da risultare uno dei più maestosi della Liguria e merita sicuramente una visita. L’accesso avveniva in antichità tramite ponte levatoio, mentre oggi è facilmente raggiungibile attraversando un elegante portale.
Il borgo
La caratteristica principale di Portovenere è senza dubbio l’unicità del suo borgo. È stupendo passeggiare per i suoi meravigliosi vicoli. Si accede tramite la porta monumentale protetta dall’antica Torre Capitolare, affascinante costruzione dell’XI secolo con pietra a vista e classica merlatura. Si passa per la Chiesa di San Lorenzo, splendido edifico romanico detto anche Santuario della Madonna Bianca, meta finale di una tradizionale processione molto sentita e praticata dai locali. L’immagine più famosa di Portovenere è quella di incredibili architetture variopinte che uniscono terra e cielo in un incanto poetico. Sarà per questo che il Golfo della Spezia è anche detto Golfo dei Poeti?
Le 5 Terre
“Le 5 Terre” non è un nome casuale. Con questa denominazione ci si riferisce infatti a 5 stupendi borghi (un tempo chiamati “terre”) dislocati lungo un tratto di costa molto frastagliato della Liguria. Si collocano sul versante levantino, giusto a nord di Portovenere, sempre in provincia della Spezia. Sono messi in tutti in comunicazione tra di loro tramite rotte via mare, un percorso ferroviario che parte da Levanto ed una rete di sentieri pedonali, come la romantica Via dell’Amore. Si tratta di uno dei paesaggi più affascinanti e suggestivi di tutte le coste italiane. Procedendo da Portovenere verso ovest scopriamo le 5 Terre nel seguente ordine: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, e Monterosso al Mare.
1. Riomaggiore
Riomaggiore è un borgo medievale del VII secolo. È praticamente ricavato nella roccia, a partire dal porto che vi è letteralmente scavato. Le abitazioni, che sembrano scogli contro cui le onde si infrangono, si sviluppano per lo più in altezza. Risplendono di quei tipici colori liguri che ne fanno un vero e proprio dipinto a cielo aperto. Con il suo castello duecentesco e la sua chiesa gotica è un vero e proprio gioiellino tutto da scoprire.
2. Manarola
Manarola è forse l’immagine più caratteristica delle Cinque Terre, la prima che viene in mente pensando a questi luoghi. Anche qui i colori dominano il paesaggio. Le case si arrampicano l’una sull’altra, lasciando spazio ad una serie di vicoli che si aggrovigliano bucando la roccia o snodandosi lungo i fianchi del selvaggio promontorio. Proprio da qui infatti parte la Via dell’Amore. Il borgo si sviluppa essenzialmente attorno al torrente Groppo, con una piazza che accoglie i principali edifici religiosi, quelli più autentici ed antichi.
«Da qui i vigneti illuminati dall'occhio benefico del sole e dilettissimi a Bacco si affacciano su Monte Rosso e sui gioghi di Corniglia, ovunque celebrati per il dolce vino.»
3. Corniglia
Corniglia è il paese centrale delle Cinque Terre, quello posto più o meno a metà strada fra gli altri borghi. È l’unico di essi che non si affaccia direttamente sul mare. È infatti collocato su un promontorio di 100 metri leggermente più spostato verso l’interno. Forse è anche per questo che è il meno turistico fra tutti. Mantiene infatti un’autenticità quasi inviolata. Permette quindi di scoprire in maniera più genuina l’atmosfera e le emozioni suscitate da questi luoghi. Grazie alla sua posizione offre forse il panorama più vasto e spettacolare delle Cinque Terre e da qui si dirama una serie di sentieri che guidano all’esplorazione dell’entroterra.
4. Vernazza
Vernazza è in pratica un villaggio minuscolo. Nonostante ciò, racchiude una storia millenaria e risulta comunque l’angolo più immortalato dagli scatti dei turisti. Tutto l’abitato circonda il porticciolo, sempre impreziosito da barchette ormeggiate, che rispecchiano le tonalità sgargianti degli edifici. Qui si affaccia anche la splendida piazzetta, ricca di bar e ristori. Non manca, come per ogni borgo delle Cinque Terre, qualche stradina tortuosa che si arrampica sui promontori circostanti e viene abbellita da caratteristici porticati, logge e porte monumentali.
5. Monterosso al mare
Monterosso è il centro più popolato delle cinque terre. Si compone di due nuclei abitativi, separati da un promontorio, il quale presenta un traforo lungo circa 100 metri. La parte più antica, del 1200, è detta Porto Vecchio, mentre l’altra si chiama Fegina, dove è presente una bellissima spiaggia molto estesa. Molto caratteristiche sono l’antica Torre Aurora e la moderna statua di Nettuno, detta anche del Gigante, che sembra letteralmente fondersi con la costa rocciosa nel sorreggere una terrazza che purtroppo non esiste più. Lasciatevi trasportare dai caruggi, tipici vicoletti liguri pieni di enoteche, locande, sapori e profumi.
Patrimonio UNESCO
Portovenere e Le Cinque Terre, insieme alle isole Palmaria, Tino e Tinetto sono realtà riconosciute come Patrimonio Mondiale UNESCO, dal 5 dicembre 1997. La tipologia di riferimento per l’iscrizione nella lista dei siti è paesaggio culturale. I criteri soddisfatti per l’inserimento riguardano infatti lo sviluppo dell’architettura nel disegno del paesaggio, la rappresentazione di significativi momenti storici nella storia umana e la vulnerabilità minacciata da potenziali cambiamenti irreversibili. La motivazione ufficiale dichiarata dall’UNESCO per tale riconoscimento descrive Portovenere e Le Cinque Terre come un “sito culturale di straordinario valore, che rappresenta l’armoniosa interazione tra uomo e natura per produrre un paesaggio di eccezionale qualità scenografica, che illustra uno stile di vita tradizionale esistito per migliaia di anni e che continua a giocare un importante ruolo socio-economico nella vita della comunità.”
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