Dal 2015 l'itinerario arabo-normanno che si snoda tra Palermo, Cefalù e Monreale è entrato della lista dei Patrimoni dell'umanità UNESCO
Nota in tutto il mondo per i suoi tesori dal grande valore storico, culturale e naturalistico la Sicilia possiede sette siti sul totale dei cinquantuno dell'Italia inseriti nella World Heritage List dell'UNESCO (difatti è la regione italiana con più siti riconosciuti).
Nel 2015,durante la trentanovesima seduta del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco a Bonn, il sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale sono state riconosciute come Patrimonio materiale dell'umanità.
Il valore culturale, sociale ed artistico del percorso
Il sito rappresenta un esempio di mescolanza socio-culturale, artistica e religiosa tra la cultura occidentale, quella islamica e quella bizantina.
Si tratta di un complesso di strutture civili e religiose ( due palazzi, un ponte, tre chiese, una cattedrale a Palermo e altre due cattedrali nei comuni di Cefalù e Monreale) che testimoniano l'ingegno ed il valore artistico delle civiltà che le hanno progettate e costruite ma anche l'eterogeneità e la combinazione di elementi architettonici con linguaggi artistici opposti tra loro.
Il percorso storico ed artistico racconta inoltre la multietnicità della città di Palermo che da sempre è riuscita ad integrare culture e religioni differenti per interagire con esse affinché la diversità sia fonte di ricchezza per lo sviluppo sociale e civile.
I criteri di riconoscimento
L'inserimento nella lista UNESCO per Palermo Arabo-normanna è basata su due criteri:
Crierio II
Mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio. “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale è la materiale testimonianza una particolare condizione politica e culturale caratterizzata dalla feconda convivenza di persone di diversa provenienza (musulmana, bizantina, latina, ebraica, lombarda e francese). Questo scambio generò una combinazione consapevole e unica di elementi derivati dalle tecniche architettoniche e artistiche delle tradizioni bizantine, islamiche e occidentali. Questo nuovo stile ha contribuito allo sviluppo dell’architettura del versante Tirrenico dell’Italia meridionale e si è diffuso ampiamente in tutta la regione medievale del Mediterraneo”.
Criterio IV
Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana. “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale è un eccezionale esempio di sintesi stilistica che ha creato nuovi concetti spaziali, costruttivi e decorativi attraverso la rielaborazione innovativa e coerente di elementi di culture diverse”.
I monumenti
La Cappella Palatina, che si trova al primo piano del Palazzo Normanno, è stata definita da Guy Maupassant "la chiesa più bella del mondo". Qui convivono tre stili artistici e tre culture, quella islamica, quella bizantina e latina. I mosaici bizantini del Cristo benedicente (nella cupola) e le scene bibliche negli absidi e nel transetto sono tra i più belli e ricchi del mondo.
La Cattedrale di Palermo (Santa Maria Vergine Assunta) è un capolavoro d'arte e architettura siciliana. Al suo interno c'è il sarcofago di Federico II e nella cripta il tesoro della cattedrale . Dai tetti della cattedrale, visitabili sia di giorno che di sera, si avrà il privilegio di vedere da vicino e da un'altra "angolazione" la meravigliosa Cattedrale oltre che un panorama mozzafiato.
San Giovanni degli Eremiti è il monumento "iconico" di Palermo grazie al fascino esotico delle cupolette intonacate di rosso.
La Martorana è il soprannome della Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, nel cuore della città vecchia. La sua comune denominazione è dovuta alla vicinanza di un monastero benedettino femminile, fondato nel 1193 da Goffredo ed Aloisia de Marturano, al quale nel 1435 il re Alfonso “il Magnanimo” concesse la chiesa.
La chiesa di San Cataldo fu costruita nel 1154, sotto il regno di Guglielmo I; la struttura architettonica prettamente araba, vedasi le cupole rosse, doveva essere usata come cappella di un sontuosa palazzo normanno (oggi non più esistente). Dalle decorazione esterne ad arcate, agli splendidi marmi policromi della pavimentazione, la chiesa testimonia la ricchezza e sontuosità del dominio normanno sull'isola con i lasciti arabi.
Il palazzo della Zisa (dall'arabo El-Aziz cioè la “Splendida”) era un’autentico gioiello di architettura islamica. Fu eretto per volontà di Guglielmo I detto “il Malo” e portato a termine dal figlio Guglielmo II, come luogo di svago e di riposo circondato da magnifici giardini dalla vegetazione lussureggiante, padiglioni di caccia, laghi artificiali e peschiere. Oggi, oltre ad essere museo di se stesso, le sale della Zisa ospitano il museo d’arte araba.
Il Ponte dell'Ammiraglio venne costruito intorno al 1131 da Giorgio d'Antiochia, l'ammiraglio del re Ruggero II per collegare la città ai giardini. Ancora oggi nella piazza, denominata piazza Scaffa, rappresenta un monumento simbolo del collegamento tra il centro città e la zona periferica Brancaccio.
Il Duomo di Monreale è stato inserito nel percorso arabo-normanno per la sua maestosità. Si pensi che dopo Santa Sofia, a Istanbul (Costantinopoli), è la più vasta opera musiva bizantina che esiste al mondo. Fu fatto erigere da Guglielmo II detto il "Buono" tra il 1172 e il 1176. All’interno circa 6400 metri quadrati di mosaico ricoprono la superficie, secondo una rappresentazione biblica.
Anche la Cattedrale di Cefalù fa parte della lista per il percorso partito da Palermo. Secondo una leggenda, Ruggero II aveva promesso di far costruire una grandiosa chiesa se si fosse salato da una tempesta che colpì la sua nave durante un viaggio. Probabilmente risale al 1131; Il tetto della navata centrale è di legno dipinto e costituisce un raro esempio di arte islamica in Sicilia. L’abside, il transetto e le pareti adiacenti sono decorate con mosaici dorati che culminano nel magnifico Cristo Pantocratore (benedicente), un perfetto esempio di puro stile bizantino, e che è forse la rappresentazione più sublime di Cristo realizzata nell’arte cristiana.