A Monte San Pietrangeli il Complesso Francescano veglia sul borgo da quasi mille anni. Partiamo alla scoperta della sua lunga storia e dei suoi tesori
Chi arriva a Monte San Pietrangeli guidando tra i colli della Marca Fermana, non può fare a meno di notare già da lontano i due campanili che svettano ai due lati opposti del centro storico. Uno di essi appartiene alla Colleggiata, mentre l'altro al complesso Francescano.
Quest'ultimo è uno dei monumenti più importanti e rappresentativi del borgo, e anche tra i più antichi. Un luogo di storia e quiete, di arte e cultura, con un passato secolare. Nonostante tutte le modifiche subite nel corso del tempo, è tutt'ora lì, dove i monaci lo costruirono circa mille anni fa, maestoso e imponente, con il suo campanile che guarda dall'alto tutti i tetti del borgo.
Partiamo subito alla scoperta del complesso Francescano di Monte San Pietrangeli, per conoscere più da vicino i suoi tesori.
Il complesso Francescano, protagonista della vita di Monte San Pietrangeli
Ci sono luoghi che trasmettono a prima vista un'idea di pace e serenità. Il complesso Francescano di Monte San Pietrangeli è senz'altro uno di questi. Passeggiando attorno alle sue mura alte e spesse, con poche aperture, si può immaginare senza troppa fatica che al suo interno la vita sia andata avanti da sempre tranquilla e laboriosa, e magari persino seprata da quella del resto del borgo.
In effetti, però, quello che oggi è un monumento, importante in particolare per il suo patrimonio artistico, è stato protagonista di diverse momenti fondamentali per la vita di tutta Monte San Pietrtangeli, almeno in alcuni periodi storici. E chissà che non lo sia ancora in futuro.
Per capire davvero l'importanza di questo luogo così particolare, allora, sveliamone subito la lunghissima storia.
La millenaria storia del complesso Francescano di Monte San Pietrangeli
Se l'area dove sorge Monte San Pietrangeli è stata abitata fin dai tempi degli antichi romani, come testimoniano anche alcuni reperti custoditi nel borgo, un villaggio vero e proprio è stato costruito inizialmente in età medievale. Il complesso Francescano ne è stato il fulcro per diversi anni, sebbene all'epoca della sua fondazione, nel XI secolo, i monaci di Ferentillo che lo hanno costruito lo avessero intitolato a San Pietro.
Solo nel 1270 fu donato ai frati francescani, che gli diedero il nome del fondatore del loro ordine. Da allora, questo monumento è rimasto intitolato a San Francesco, ma non è sempre stato un convento, almeno non interamente. Nel 1536, infatti, ebbe luogo uno degli episodi più importanti per la storia del borgo. Gli abitanti della vicina Fermo lo conquistarono e demolirono una parte del convento per trasformarlo in una struttura difensiva, vista la posizione ideale. Tuttavia i Fermani sottovalutarono lo spirito indomito di Monte San Pietrangeli che si ribellò, così solo pochi mesi dopo la rocca appena costruita fu abbattuta.
Con l'aiuto di Papa Sisto V, poi, che prese il borgo sotto la sua protezione, anche la chiesa venne ricostruita e consacrata nel 1572. Oggi spiccano nel complesso i sostanziali rimaneggiamenti tardo settecenteschi, il più massiccio dei quali riguardano il campanile e la riduzione delle navate da tre a una.
La chiesa di San Francesco
All'interno della chiesa di San Francesco, nella navata, predomina il bianco splendente del pavimento, degli stucchi e delle volte. Questo rende ancora più notevole la zona dell'altare alle cui spalle, a fare da contrasto, c'è il legno scuro di noce del bellissimo coro che accompagna la curva dell'abside. La volta a botte, a differenza di quella della navata, è decorata con riquadri di vari colori. Qui si trovava anche la splendida pala d'altare, il polittico di Giuliano da Fano, momentaneamente custodito nel centro polifunzionale San Giovanni, nella piazza principale di Monte San Pietrangeli.
Un altro gioiello da non perdere all'interno della chiesa si trova al di sopra dell'ingresso, è la cantoria con il bellissimo organo settecentesco. L'opera è del grande maestro veneziano Gaetano Callido, che l'ha resa ancora più preziosa grazie agli intagli dorati sulla cassa di legno, che riproducono strumenti musicali.
Il chiostro e il campanile
Impossibile lasciare il complesso Francescano senza visitare il suo chiostro. Qui si può passeggiare tranquillamente al sole, oppure all'ombra delle volte a crociera dei portici che occupano due dei suoi lati. Tra gli snelli pilastri quadrangolari si nota una scala che porta al piano superiore e un'iscrizione che ricorda i massicci restauri del 1680 non solo del chiostro stesso, ma anche del campanile, completato nel 1683.
Proprio la torre campanaria è uno degli elementi più interessanti del complesso, perché è composta di elementi sia medievali che barocchi. La torre è massiccia, quadrangolare, ma sulla cima ci sono un elegante tamburo con alte finestre ad arco e una cupola ottagonale. Questi ultimi due elementi sono opera dell'architetto Rosato Rosati di Montalto, come ci dice l'iscrizione apposta su una delle pareti esterne.
Come arrivare al Convento Francescano di Monte San Pietrangeli
Raggiungere il complesso Francescano è molto semplice.
Viaggiando verdo Monte San Pietrangeli sia sulla strada provinciale 72, che sulla 44, un'opzione è costeggiare le belle mura antiche, lasciare l'auto e raggiungere Largo Valadier per iniziare ad esplorare il borgo da quella che un tempo era Porta San Lorenzo. Qui inizia anche via Roma, che attraversa tutto il centro e arriva a Piazzale Leopardi, dove si trova il complesso.
Un'altra opzione altrettanto valida è entrare a Monte San Pietrangeli proprio dal lato del complesso Francescano. Lasciata la provinciale percorriamo quindi Via Matteotti in salita, per pochi minuti. Ben presto la massiccia mole del complesso comparirà sulla destra, impossibile non notarla. Piazzale Leopardi è giusto a un paio di minuti di distanza.