Un viaggio entusiasmante nel centro storico di Monte San Pietrangeli. Tra chiese, palazzi e antiche mura, partiamo alla ricerca di storia e bellezza
Monte San Pietrangeli è un piccolo borgo delle Marche con mille storie da raccontare. Circondato dai colli della Marca Fermana, questo grazioso centro è stato abitato fin dai tempi degli antichi romani. Qui la gente del luogo ha vissuto sia costruendo i magnifici monumenti che abdremo ad ammirare, sia resistendo ad assedi e invasioni.
Oggi una passeggiata all’interno delle mura trecentesche ci porta a conoscere tutti i più interessanti dettagli del lungo passato di Monte San Pietrangeli, così come i suoi angoli più suggestivi e la serenità che si respira tra i suoi eleganti palazzi, per non dimenticare i sapori più gustosi della cucina locale.
6 luoghi iconici e mille buoni motivi per amare Monte San Pietrangeli
Monte San Pietrangeli ha tutto quello che ci si possa aspettare da un piccolo borgo antico: mura, chiese, piazze e bei palazzi. E pure questo luogo non deve la sua bellezza solo a questo. Se dentro le mura il borgo è come uno scrigno ricco di tesori d’arte, anche al di fuori del centro storico i buoni motivi per visitarlo non mancano.
Le fontane storiche, ad esempio, come Fonte Corfano o Fonte Coppione sono un’affascinante testimonianza dell’abilità delle maestranze locali tra fine ottocento e inizio novecento. Ci sono inoltre tante attività che rendono il borgo vitale e interessante in ogni stagione. Dai campi sportivi a due passi dal centro, alle feste patronali come il famoso Venerdì Santo o alle sagre, c’è sempre da fare qui, come del resto in tutta la Marca Fermana. Gli amanti del trekking, ad esempio, non saranno delusi e ci sono anche affascinanti chiese rurali tutte da scoprire o splendide abbazie come quella di Fiastra.
C'è davvero l'imbarazzo della scelta, ma adesso partiamo subito per questo incredibile itinerario in sei tapper nel cuore più antico di Monte San Pietrangeli.
Prima tappa: le mura e la Collegiata di San Lorenzo e San Biagio
Monte San Pietrangeli è decisamente da visitare a piedi, per poter ammirare con tranquillità i suoi monumenti, ma anche per immergersi nelle sue atmosfere tranquille e accoglienti. La prima cosa da fare, quindi, è lasciare l’auto, o volendo anche il camper nell’apposita area di sosta a un chilometro da Largo Valadier, dove inizia il nostro itinerario.
Ammirata dall’esterno la maestà delle mura trecentesche che ancora circondano il centro, visitiamo la chiesa di San Lorenzo e San Biagio, nota anche come Collegiata, opera ottocentesca dell’architetto Valadier. Il suo alto campanile e la facciata neoclassica, con le colonne e il timpano, colpiscono immediatamente e l’interno non è da meno. Tre navate, colonne ioniche e decorazioni di Pietro Lucchi ci accolgono insieme alle volte magnificamente affrescate da Pietro Fontana.
Questo artista, nativo del borgo e per questo particolarmente amato, è l’autore anche dei due leoni di terracotta che segnano simbolicamente l’ingresso del borgo. Da qui percorriamo una breve rampa in leggera salita, Via Sant’Antonio, oltrepassiamo poi gli eleganti palazzo Fontana e palazzo Barbarossa e proseguiamo verso la seconda tappa.
Seconda tappa: il corso e la Torre Civica
Solo pochi minuti di cammino, e via Sant’Antonio si trasforma in Via Roma, il corso principale del centro. Proprio qui trova il busto in bronzo di Luigi Fontana, di cui presto conosceremo molte altre opere. La nostra passeggiata lungo il corso ci porterà a scoprire altri eleganti palazzi, negozi di prodotti tipici ed alcuni tra i più importanti monumenti del borgo. Il primo è solo a due passi, è la Torre Civica.
Via Roma infatti si apre sulla destra in una piccola piazza dove si trova una bella torre quadrata in pietra, sormontata da un campanile che ospita due campane istoriate. Sulle facciate della torre si possono ammirare due orologi e una meridiana, mentre nel basamento si apre un portale trecentesco. La Torre Civica infatti è molto antica ed è una delle poche testimonianze del borgo medievale sopravvissuta alle guerre e agli assedi del ‘500.
C’è una cappella, all’interno, con frammenti di affreschi di età rinascimentale, che si possono vedere nel corso di visite guidate ma anche quando è in funzione il teatro adiacente, un tempo Palazzo dei Priori, che condivide con la Torre Civica lo stesso ingresso.Terza tappa: Piazza Umberto I
Appena pochi passi oltre la Torre, c’è la piazza principale del borgo. A darci il benvenuto, proprio al suo ingresso, ci sono altri due importantissimi monumenti. Sulla destra c’è il Centro Culturale San Giovanni, ospitato in una bella e austera chiesa rinascimentale. Qui si svolgono tante attività ed è al momento custodito uno dei tesori di Monte San Pietrangeli, il polittico attribuito a Giuliano da Fano.
Proprio di fronte si trova il Palazzo Comunale, un elegante edificio settecentesco, con due ingressi ad arco, la cui facciata è stata rimodernata e abbellita da Luigi Fontana nel 1898. Al suo interno si possono vedere diverse opere di un altro importante artista locale, Luigi Quadrini e un’immagine della Vergine del Veneziano. Il Palazzo Comunale è una tappa fondamentale anche per le diverse testimonianze storiche che contiene nelle sue eleganti sale. Ci sono infatti cartigli e documenti come le pergamene papali, uno statuto del XV secolo e un’urna funeraria che risale al I secolo a.C. quando le truppe romane abitavano l’area.
Quarta tappa: i belvedere
Prima di proseguire verso la quarta tappa del nostro itinerario approfittiamo per una pausa e scegliamo una delle tante specialità culinarie del luogo. Magari dell’ottima pasta fatta in casa accompagnata da un vino locale. Nelle Marche c’è un'ampia scelta, tanto che Monte San Pietrangeli ospita anche un evento a tema ogni settembre.
Una volta rifocillati proseguiamo lungo le strade perpendicolari al corso principale. Via Roma, infatti, attraversa tutto il centro ma subito dopo Piazza Umberto I è tagliata trasversalmente da Traversa degli Agli sulla destra, e Via Luigi Fontana sulla sinistra. Qui si trova anche la casa natale di don Murri, politico e religioso, altro figlio illustre del borgo. Entrambe le strade conducono a quelle che un tempo erano due delle antiche porte della città, rispettivamente Porta da Bora e Porta da Sole. Vale assolutamente la pena fare una deviazione in entrambe le direzioni per affacciarci dalle terrazze panoramiche e godere delle meravigliose vedute sui colli della Marca Fermana.
Quinta tappa: Il Complesso Francescano e il Parco della Rimembranza
Torniamo su Via Roma per camminare ancora qualche minuto ai piedi dei bei palazzi con le imposte di legno e i balconi di ferro battuto ed raggiungiamo così il nucleo più antico del borgo. Qui, già nell’XI secolo i monaci di Ferentillo costruirono un convento che nei secoli subì diverse vicissitudini. Fu trasformato nel XVI secolo dai Fermani in una rocca, ma anche prontamente abbattuto dagli abitanti di Monte San Pietrangeli che volevano l'indipendenza. L'edificio tornò definitivamente ad essere un convento nel 1536, quando il borgo tornò libero con l'aiuto del Papa.
Visitiamo l’interno del complesso francescano partendo dalla chiesa neoclassica, ricca di opere settecentesche. Dal coro di legno all’organo di Gaetano Callido, artista della scuola veneziana, dagli affreschi agli eleganti marmi candidi. Passiamo poi all’esterno, per visitare l’oasi di pace e silenzio che è il chiostro posto ai piedi del campanile. Su due dei lati del chiostro c'è un porticato, qui possiamo fermaci a riposare sotto le sue volte a crociera.
Torniamo in fine in strada. Proprio alle spalle del convento, su via Matteotti, c’è un cancello con eleganti volute di ferro battuto che dà accesso al Parco della Rimembranza. Al suo interno, tra alberi e panchine di pietra, si trova un monumento dedicato al ricordo delle vittime delle due guerre mondiali.
Sesta tappa: la Chiesa di Santa Maria Desolata
Per l’ultima tappa del nostro tour di Monte San Pietrangeli proseguiamo lungo via Matteotti fino ad arrivare appena fuori le mura. Qui troviamo la chiesa di Santa Maria Desolata, come tanti altri edifici del borgo, anch’essa completamente rivestita di laterizi.
All’interno, a navata unica, possiamo ammirare l’Assunzione della Vergine insieme ad altre opere di Oscar Marziali, altro grande artista locale. La notevole pala d’altare dei primi del XIX secolo è invece opera di Alessandro Ricci, artista di Fermo, e rappresenta una Madonna Addolorata. Alle spalle della chiesa, in fine, c’è un campanile con una graziosa cupola semisferica.
Il nostro itinerario purtroppo termina qui, ma ogni angolo di Monte San Pietrangeli racconta storie affascinanti. Lasciamo il borgo, ma con la promessa di tornare a scoprire la sua bellezza.