A Monte San Pietrangeli la processione del Venerdì Santo tiene viva con passione una lunga tradizione che coinvolge tutto il borgo.

A Monte San Pietrangeli la rievocazione del Venerdì Santo è un appuntamento importante che si tiene ogni anno, da decenni. Come in molti altri luoghi d'Italia, infatti, anche qui in occasione del venerdì di Pasqua, la comunità locale organizza un evento speciale, ma in cosa quello di Monte San Pietrangeli è diverso dagli altri?

Di certo la sua imponenza non lascia indifferenti. Con più di duecentocinquanta figuranti, l'accompagnamento del Corpo Bandistico cittadino e centinaia di spettatori, si può dire che questa manifestazione sia davvero il frutto dell'impegno di tutta la comunità. Tra gli eventi dello stesso genere in Italia, inoltre, questo è uno dei più antichi. Sebbene con modalità diverse, esiste infatti da circa duecento anni. Andiamo subito a aconoscere più da vicino la tradizione del Venerdì Santo di  Monte San Pietrangeli.

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Venerdì Santo, a Monte San Pietrangeli una tradizione nel nome di Luigi Fontana

La suggestiva rievocazione storica che si tiene a Monte San Pietrangeli in occasione del Venerdì Santo deve la propria origine proprio ad uno dei più illustri personaggi nati e vissuti nel borgo. Si tratta di Luigi Fontana, l'artista a cui si devono tante delle delle opere che rendono speciale il suo paese natale. Il Palazzo Civico, ad esempio, interamente restaurato da lui, o la stessa Collegiata, la chiesa che è l'epicentro dell'evento del Venerdi Santo.

Questa rievocazione, inoltre, è legata a Luigi Fontana anche per un altro motivo. L'artista è l'autore della Bara del Cristo Morto, l'opera che nel XIX secolo ha fornito lo spunto per quella che era inizialmente una semplice processione e che si è poi trasformata nell'elaborata rievocazione in costume che possiamo vedere oggi.

Anche l'illuminazione con mille lumini di vetro colorato disposti lungo tutto il percosrso si deve al progetto originario di Fontana.

Come si svolge la rievocazione del Venerdì Santo di Monte San Pietrangeli

La rievocazione del Venerdì Santo nasce come semplice processione, ma a partire dal 1976, anno della fondazione del Comitato che tutt'ora si occupa di organizzare l'evento, la processione si è trasformata in qualcosa di più complesso e suggestivo.

Oggi, infatti, le processioni sono in realtà due. La prima fase ripercorre le tappe della via Crucis e culmina con la crocifissione sul Golgota, mentre nella seconda fase la bara del Cristo Morto di Fontana viene portata per le strade del borgo. 

Tutto ha inizio e fine nella Collegiata, la chiesa di San Lorenzo e San Giorgio che si trova proprio all'inizio del centro storico. Il suo colonnato fa da sfondo alla scena del processo a Gesù, la processione poi attraversa il corso principale, Via Roma, devia verso le mura antiche, per poi tornare alla Collegiata.

Venerdì Santo di Monte San Pietrangeli, un evento per tutta la comunità

A rendere più speciale la processione del Venerdì Santo di Monte San Pietrangeli è anche il fatto che questo evento, in un modo o nell'altro, diventa coinvolgente per tutti gli abitanti del luogo.

La complessa organizzazione, dove c'è anche una massiccia partecipazione di giovani, riguarda più di duecentocinquanta figuranti che mettono in scena una rievocazione quanto più possibile fedele dal punto di vista storico. 

I costumi, ad esempio, che un tempo venivano affittati a Cinecittà, a Roma, vengono adesso realizzati da artigiani locali, con tessuti, armature e finimenti che cercano di avvicinarsi il più possibile a quelli dell'epoca. C'è poi la banda che si occupa naturalmente dell'accompagnamento musicale e, non ultima, la partecipazione spontanea di centinaia di cittadini che, da spettatori, seguono le processioni ogni anno sempre più numerosi.

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