Avventurati con noi in una passeggiata nei vicoli del pittoresco centro storico di Montottone, rimasto perfettamente conservato da oltre sei secoli.
Le antiche cittadine fortificate delle Marche, con le loro mille sensazioni fatte di colori, di profumi e di percezioni tattili, sono luoghi dove si può realmente respirare la storia. Una storia che qui, nel cuore della Marca Fermana, si riscopre viaggiando tra incantevoli paesaggi collinari e vicoli pittoreschi, spesso custodi di bellissime gemme.
Ne è un esempio il centro storico di Montottone, di origine medievale, costantemente evolutosi nel corso del tempo attraversando epoche diverse, pur rimanendo perfettamente conservato per oltre sei secoli nella sua originale, antica ed affascinante bellezza.
Se anche tu hai voglia di scoprire le meraviglie che si nascondono tra le mura dell’antica Mons Actonis, seguici in questo appassionante itinerario passo passo nel centro storico di Montottone, un’occasione unica per trascorrere una giornata a spasso nella storia!
Itinerario nel centro storico di Montottone: si parte da Piazza Cifola
Se hai deciso di visitare la suggestiva città medievale di Montottone, qualunque sia il mezzo di trasporto che hai intenzione di usare per arrivarci, il tuo punto d’arrivo – e dunque punto di partenza per l’esplorazione del centro storico – è Piazza Cifola.
Questo spazio, che prende anche il nome di Piazza Roma nel suo versante affacciato sul verde paesaggio delle colline delle Marche, è infatti una delle fermate per i bus provinciali attivi nella provincia di Fermo, offrendo inoltre un’ampia area di sosta per parcheggiare la tua automobile se preferisci spostarti in autonomia.
Qui non si può restare indifferenti di fronte al messaggio di benvenuto che la città riserva ai suoi visitatori: "Storia, Arte, Colli Ameni", una perfetta sintesi dell’identità di Montottone scolpita su una porzione delle antiche mura castellane, con una splendida edicola votiva fatta in ceramica artigianale dedicata alla Madonna delle Grazie.
Prima di avventurarci nel centro storico di Montottone, questa è l’occasione giusta per lasciarsi inebriare dalla bellezza dei dettagli e del panorama, respirare aria fresca e pulita, magari scattare le prime fotografie di una lunga serie, iniziando a familiarizzare con la raffinata semplicità del famoso lu paese de li coccià.
Prima tappa: il torrione di Porta Marina e la piazzetta della fontana
Subito adiacente al belvedere alberato di Piazza Cifola si trova il torrione di Porta Marina, un tempo parte integrante della porta d’accesso alla città fortificata, oggi riqualificato come una location storica invidiabile che ospita un’attività ristorativa.
Proseguendo, superando la vecchia e solenne torre per addentrarsi nel vivo del centro storico di Montottone, sulla destra si apre la bellissima e pittoresca piazzetta della fontana: la prima vera tappa del nostro itinerario, la prima meraviglia da ammirare nel borgo.
Un luogo dove l’arte fa da padrona, esaltando la bellezza di ciò che le mani esperte di un artista possono creare, dal peculiare pavimento in sampietrini con tema a mosaico alla raffinata muratura della parete di fondo, con le sue tre nicchie dove trovano spazio l’antica fontana - al centro - e due stupende sculture a muro raffiguranti artigiani al lavoro.
Non a caso, Montottone è famosa a livello internazionale proprio per la sua storica tradizione e cultura artigiana legata alla lavorazione manuale della ceramica, una bellissima perla che avremo modo di scoprire più avanti nel nostro itinerario.
Per il momento, gustiamoci tutte le sensazioni di questa graziosa piazzetta, nel silenzio naturale che avvolge questo fantastico borgo. E prepariamoci ad emozionarci, molte altre bellezze ci attendono!
Seconda tappa: percorrendo Corso Vittorio Emanuele II
Lasciamoci alle spalle la piazzetta della fontana e proseguiamo su Corso Vittorio Emanuele II, la via principale che attraversa il centro storico di Montottone. È una strada da scoprire un passo alla volta, camminando lentamente, cercando con lo sguardo gli scorci più belli tra vicoletti nascosti, finestre fiorite, lampioni di ferro, eleganti porte in legno e palazzi storici.
In questa via si trovano infatti l’ex Palazzo di Governo di Montottone (sulla destra, poco più avanti l’ufficio Pro Loco), utilizzato nei secoli scorsi come fulcro del potere locale e successivamente trasformato in un piccolo teatro, nonché l’attuale Palazzo Comunale (subito dopo, sulla sinistra), impreziosito nella sua facciata di mattoni da una placca di pietra sulla quale è scolpito lo stemma comunale di Montottone.
L’atmosfera è quella di un’epoca remota, lontano, tra medioevo e rinascimento, e sembra quasi di rivivere i fasti dell’epoca d’oro della città. Una sensazione che si intensifica ancora di più ammirando i preziosi numeri civici del borgo, dipinti a mano su meravigliose e coloratissime ceramiche artigianali.
Ma in fondo alla via si può già scorgere un solenne campanile e parte della facciata di una grande chiesa: è ora di dirigerci verso la prossima tappa!
Terza tappa: la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice
Nel profondo di Corso Vittorio Emanuele II è impossibile evitare il fascino magnetico della Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, il luogo di culto più grande ed importante di Montottone, nonché uno dei più antichi e ricchi dal punto di vista artistico.
Costruita tra ‘300 e ‘400, la chiesa così come appare oggi agli occhi dei visitatori è il risultato di secoli di ampliamenti e arricchimenti estetici, portati avanti fino a fine ‘800, che hanno trasformato l’origine edificio medievale - molto più piccolo e di proprietà privata - in un luogo di culto pubblico decisamente più sviluppato anche dal punto di vista architettonico, oltre che spirituale ed artistico.
Santa Maria Ausiliatrice oggi è considerata un tesoro rinascimentale, per via della sua rinnovata facciata, dall’estetica robusta e raffinata, e per l’ampliamento e la ristrutturazione interna della prima metà del ‘500. Un riconoscimento attribuito anche, forse soprattutto, per il capolavoro artistico Madonna in trono col Bambino e Santi custodito all’interno della chiesa, opera d’arte sacra su tela di Vincenzo Pagani realizzata negli stessi anni.
Attenzione a ciò che non si vede a prima vista, però. Hai notato anche tu il curioso pozzo al centro della piazzetta, proprio di fronte al portone della chiesa?
Quarta tappa: la Cisterna medievale nei sotterranei di S. Maria Ausiliatrice
Ebbene sì, la nostra prossima tappa ci condurrà proprio alla scoperta dei misteri di questo pozzo, un’avventura da vivere nei sotterranei di Santa Maria Ausiliatrice, che custodiscono una delle attrazioni certamente più suggestive di tutta Montottone e testimone del suo ricco passato.
Stiamo parlando della Cisterna medievale, completata nel ‘400, situata proprio al di sotto della chiesa e raggiungibile scendendo giù per il vicoletto alla sua destra, dove possiamo anche intravedere un cartello che indica l’ingresso di questo ambiente nascosto.
La Cisterna di Montottone, divisa su due spaziosi livelli la cui vasca principale ha una profondità di 15 metri e un’ampiezza di 6 metri, è interamente visitabile seguendo un percorso guidato che scende lungo il suo perimetro esplorandone gli antichi serbatoi.
Un’opera di ingegneria e architettura medievale decisamente straordinaria per quello che un tempo era un semplice castello della Marca Fermana, che non ha paragoni in altre località della provincia per dimensioni e qualità edilizia. Non a caso, oggi è ancora perfettamente conservata nonostante il tempo e, purtroppo, i fenomeni sismici che hanno spesso interessato le Marche.
Insomma, una tappa eccezionale per vivere al meglio la meraviglia di Montottone, addirittura fin nelle profondità della collina sulla quale sorge il borgo. Ma adesso prepariamoci, si ritorna in superficie - anzi, più su.
Quinta tappa: su verso Piazza Marconi e la Chiesa di San Pietro Apostolo
Ritornando su nella piazzetta ai piedi di Santa Maria Ausiliatrice su Corso Vittorio Emanuele II, è tempo di salire ancora più su, verso il livello superiore del borgo. Poco più avanti lungo la via c’è una rampa di scale in pietra, che si snoda come un vicolo nascosto tra le antiche palazzine: la percorriamo, ci condurrà verso la nostra prossima (doppia) tappa.
Superato il piccolo e pittoresco labirinto di vicoletti, eccoci finalmente in Piazza Marconi, conosciuta popolarmente anche come Piazza Castello poiché proprio qui, fino al 1603, sorgeva il fulcro del castello di Montottone.
Tuttavia, con il consolidarsi di una lunga epoca di sostanziale pace e tranquillità, le antiche fortificazioni militari, ormai inutili, furono abbattute per trasformare la vecchia corte nell’odierna piazza, elegante e raffinata nel suo stile unico che mescola armoniosamente barocco e neoclassicismo con i tratti spiccatamente più rinascimentali e medievali del resto del centro storico di Montottone.
Piazza Marconi è senza dubbio dominata dall’imponente presenza della Chiesa di San Pietro Apostolo, e in particolare del suo campanile con orologio, di origine rinascimentale e successivamente riedificata dalle fondamenta e arricchita internamente da ornamenti estetici barocchi.
A metà ‘700, precisamente tra il 1758 e il 1762, fu inoltre ampliata ulteriormente con la costruzione della Collegiata e impreziosita artisticamente con bellissimi arabeschi e bassorilievi scolpiti dall’Interlenghi, uno dei maestri artigiani e scultore nativo proprio di Montottone.
Sesta tappa: Palazzo Amici e l’edilizia storica di Piazza Marconi
Abbiamo detto che Piazza Marconi è da considerarsi una doppia tappa nel nostro itinerario nel centro storico di Montottone, e non poteva essere altrimenti in un luogo così suggestivo, simbolo di una città che nei secoli ha saputo evolversi pur rimanendo fedele alle proprie radici.
Dopo la demolizione del vecchio castello, infatti, oltre alla Chiesa di S. Pietro - scoperta nella tappa precedente - nella seconda metà del ‘600 fu edificato sul lato destra della piazza anche Palazzo Breccia-Fratadocchi, una residenza nobiliare su tre piani con un prezioso portone d'ingresso ligneo sormontato da una decorazione floreale in ferro battuto.
Nell’800 lo scenario di Piazza Marconi fu ulteriormente impreziosito con la costruzione di nuove ricche residenze; la più famosa, nonché la più grande e bella è Palazzo Ferracuti-Amici, antistante la chiesa, un esempio meraviglioso di arte e architettura neoclassica che spicca soprattutto per la sua facciata, finemente progettata sulla scia della nuova edilizia moderna, già molto popolare nelle principali città italiane.
Settima tappa: di nuovo giù verso Piazza Leopardi
Dopo aver esplorato Piazza Marconi, con le sue meraviglie architettoniche che abbracciano più di due secoli di storia e arte, è il momento di ritornare nel livello più basso di Montottone. Ci riimmergiamo dunque tra i vicoletti alle spalle della piazza, e scendiamo nuovamente la stessa rampa di scale in pietra percorsa precedentemente. Per raggiungere la nostra prossima tappa dovremo quindi muoverci sulla destra, sul tratto finale di Corso Vittorio Emanuele II, subito dopo la Chiesa di S. Maria Ausiliatrice.
Bastano pochi passi soltanto per iniziare a scorgere poco più avanti una nuova piazzetta, Piazza Leopardi, nella quale risalta un iconico e pittoresco loggiato, anticamera di un altro importante edificio storico della città, risalente alla seconda metà dell’800, che da sempre ospita attività ed istituzioni di natura finanziaria.
Piazza Leopardi e il suo loggiato sono considerati un piccolo salotto per Montottone, in quanto ospitano durante l’anno numerosi eventi e serate di carattere culturale, come il talk estivo dedicato proprio al poeta dell’Infinito e la cerimonia inaugurale del Palio delle Grazie al termine della solenne processione.
Subito adiacente alla piazza c’è poi la stradina di Via Trento, nella quale troviamo un altro palazzo nobiliare di epoca moderna - Palazzo Ricci - risalente alla seconda metà del ‘700, nonché l’antichissima Parrocchia del Santissimo Salvatore, la più antica in assoluto a Montottone la cui esistenza è documentata addirittura già al 1118.
Più volte ampliata e rinnovata, fino alla sua completa ricostruzione in stile neoclassico intorno al 1765, questa chiesetta immersa nei vicoli del centro storico di Montottone viene anche chiamata la chiesa delle famiglie gentilizie, in quanto per secoli è stata beneficiaria di numerose donazioni e lasciti da parte dell’aristocrazia della Marca Fermana, in particolare tra medioevo e inizio ‘800. Tra questi, spicca soprattutto un dipinto dedicato al Salvatore Risorto datato alla metà del ‘600, senza attribuzione d’autore ufficiale.
Ottava tappa: in cerca delle antiche botteghe artigiane dei vasai
E subito dopo essere sbucati dall’altra parte di Via Trento, a ridosso delle mura occidentali della città, eccoci ormai giunti alla fine del nostro itinerario nel centro storico di Montottone...o forse no, ci stiamo dimenticando qualcosa!
Dopotutto, siamo nel famoso paese dei vasai, dove l’artigianato della ceramica è una vera e propria arte plasmata da secoli di piccoli e grandi capolavori, rigorosamente realizzati a mano secondo la tecnica tradizionale. E credici, anche se in questo tour all’interno delle antiche mura abbiamo visitato e scoperto i luoghi e gli edifici storici più importanti di Montottone, non puoi vantarti di aver davvero vissuto questo splendido borgo se non hai dato un’occhiata alle botteghe artigiane dei ceramisti.
Una tappa imperdibile per scoprire l’antico mestiere del vasaio e la bellezza della ceramica fatta a mano, chiudendo in bellezza il nostro meraviglioso tour, è la storica Bottega Bozzi, un’autentica istituzione a Montottone. Qui il tempo sembra essersi fermato, tra visioni, profumi, suoni, percezioni da vivere nel presente, ma legati indissolubilmente al passato, tra le ultime grandi botteghe che con dedizione contribuiscono alla sopravvivenza della cultura manifatturiera, pilastro del Made in Italy e delle produzioni di qualità nel territorio di Fermo.
Fuori dalle mura: fine dell’itinerario nel centro storico di Montottone
Mura e torri di un antico castello medievale rimaste ancora perfettamente intatte, chiese maestose che custodiscono secoli di fede e di grande arte, eleganti e raffinati palazzi nobiliari simbolo della modernità che avanza (ma con gentilezza), scorci pittoreschi tra vicoli, piazzette e scalinate, e soprattutto incredibili creazioni artigianali che trasformano oggetti comuni in veri capolavori.
Montottone è davvero tutto questo, ed è stato meraviglioso viaggiare insieme alla scoperta del suo magico centro storico. Adesso però si è fatto tardi, è ora di tornare sul serio. Imbocchiamo dunque Via Circonvallazione, la lunga strada che costeggia l’intero perimetro del borgo antico, che ci ricondurrà proprio in Piazza Cifola, lì dove la nostra avventura è cominciata - e chissà, forse dove un nuovo viaggio già ci aspetta!