Visita l'antica e monumentale Chiesa romanica di San Marco, suggestivo e splendido luogo di culto molto caro agli abitanti di Ponzano di Fermo.

Desideri sapere come visitare la Chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo (in antichità conosciuta come Chiesa di Santa Maria Mater Domini) e cosa vedere in questo monumentale luogo di culto? Il complesso religioso sorge negli spettacolari scenari paesaggistici della campagna marchigiana, a 500 metri dal centro del pittoresco borgo di Ponzano di Fermo ed è incastonato tra il colle sulla cui sommità è situata Ponzano di Fermo e l’altura dove anticamente erano arroccate gli insediamenti risalenti all’epoca medioevale, che costituivano l’antico castrum Sanctae Mariae Matris Domini, il castello minore del capoluogo fermano. Secondo le fonti storiche il suo nome deriverebbe dall’antica fiera di San Marco, istituita per concessione del Pontefice Paolo III nel 1537.

Ciò che cattura immediatamente l’attenzione del viaggiatore appassionato di storia e di arte è la sua maestosa architettura in stile romanico, che si staglia sullo spettacolare panorama con il profilo della sua possente torre impreziosita da decori e stilemi del XVI secolo. Ammirandola, resterai conquistato dalla maestosa torre quadrangolare quattrocentesca. Le sue origini risalgono alle metà del XII secolo e si caratterizza per la scelta del laterizio come materiale utilizzato per la sua costruzione. Esplorando i suo interni, potrai contemplare l’imponenza della struttura che si articola in tre navate, culminanti con tre absidi e presbiterio sopraelevato.

Ti segnaliamo una curiosità: nel corso dei lavori dedicati ad un accurato restauro, nel 1923 gli esperti individuarono una pregevole pietra dedicatoria raffigurante un vescovo in bassorilievo.

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L'affascinante storia della Chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo

Approfondisci l’entusiasmante storia della splendida Chiesa di San Marco

Sulla base dei reperti archeologici conservati al suo interno e degli studi accademici riguardanti la Centuriazione Augustea in Valtenna è stato possibile individuare insediamenti databili al 300 dC.

Nel corso dell’VIII secolo sopraggiunsero i monaci di Farfa, che realizzarono il primo nucleo della Chiesa di Sanctae Mariae Matris Domini adiacente a un complesso agricolo. Nel periodo compreso tra il 1063 e il 1070 i farfensi decisero di abbandonare l’edificio di culto, che entrò a far parte della Giurisdizione del Vescovo di Fermo.

La Diocesi Fermana fu governata del vescovo Liberato dal 1128 al 1148, mentre nel 1454 la facoltà di nominare il Pievano spettò alla Santa Sede, che intervenne con l’emanazione di tre bolle del Pontefice Pio II. Nel 1504 fu nominato Pievano di San Marco Niccolò Bonafede, che esercitò una forte influenza nel corso di molti pontificati. Verso il 1530 l’edificio religioso iniziò ad assumere la denominazione di San Marco.

Nel 1850 il Cardinale Brancadoro decise di trasferire la Parrocchia alla Chiesa della Madonna a piè del Monte, mentre nel 1966 fu riaperta all’esercizio del culto religioso.

Gli esterni della Chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo

Gli esterni della Chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo

I suoi esterni sono caratterizzati da un possente campanile del XV secolo, suddiviso in tre campate, che svetta sul paesaggio circostante. Al centro si trova una monofora, la seconda campata, attorniata da pregevoli lesene, presenta uno specchio rientrante, mentre la terza è adibita ad ospitare la cella campanaria. Ciò che colpisce immediatamente è la severità tipica dello stile romanico e l’utilizzo sapiente del mattone.

Seguendo i dettami architettonici e i canoni stilistici delle chiese romaniche, l’asse longitudinale è proiettato a Oriente, mentre la sezione centrale della facciata è caratterizzata da un mirabile portale decorato con mattoni tortili. Presenta tre eleganti absidi con monofore a doppio strombo, che conservano l’aspetto originario, mentre la porta a destra permette di accedere alla rispettiva navata.

Le opere d'arte da ammirare nella chiesa

I suoi interni sono scanditi da linee architettoniche che delimitano la pianta della Basilica, offrendo la visuale delle tre navate ornate da pilastri e colonne. Volgendo lo sguardo all’area in cui si trova la torre, resterai ipnotizzato dalla magnifica volta a crociera decorata da archi a sesto acuto, che cingono l’armonica navata centrale. Osservando l’arco trionfale si possono ammirare affreschi risalenti al sec. XII e gli episodi biblici. Sono da considerarsi tra le pitture più antiche della Regione Marche. Nell’area del Presbiterio si scorge un Sarcofago, decorato con motivi databili al 300 d.C. che svolge la funzione di altare. Anticamente era coperto dalla pietra arenaria, che attualmente funge da architrave ad un ingresso della sacrestia. Dirigendoti verso l’abside potrai scorgere tracce pittoriche del sec. XVII che rappresentano S. Marco e il Leone.

Nella navata sinistra, dopo gli accurati restauri del 1962, è stata ubicata una campana del 1290, mentre nelle sezioni laterali del portale centrale troverai un’acquasantiera del 1566, raffigurante una testa di bue, un Fonte marmoreo del 1584 e una Pila derivata da un antico capitello. Sulla parete del primo pilastro è stato realizzato un affresco votivo del 1478 con le figure di S. Tommaso e di S. Giacomo, attribuibili all'ingegno di Pietro Alima, straordinario artista dl XV secolo.

Nella parte inferiore del pilastro si nota un insolito spazio incavato, dove precedentemente era collocata una lapide, che risulta ormai trafugata. Un altro elemento di notevole importanza e pregio è un prezioso fonte marmoreo, su cui è scolpita la scritta Pipini Adriani Papae, che rievoca l’antico Patto di Alleanza tra Carlo Magno, Pipino e il Pontefice, che portò all’incoronazione di Pipino a sovrano d’Italia.

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