Testimonianza storica inestimabile e simbolo di Santa Vittoria in Matenano, la Torre di Odorisio ha una storia tutta da raccontare.
Si erge maestosa nel centro storico, scandisce le ore della giornata e segna i momenti della vita dei cittadini, ma soprattutto è la testimonianza più iconica della tradizione centenaria di Santa Vittoria in Matenano: la Torre di Odorisio è senza dubbio il simbolo di questo incantevole borgo sulle colline fermane. E la sua storia è tutta da raccontare, perché si intreccia con quella che è la Storia della provincia di Fermo, un luogo davvero magico nel cuore delle Marche.
Oggi andiamo alla scoperta delle origini di questo monumento imponente e suggestivo e di alcune curiosità che lo riguardano: vieni con noi a Santa Vittoria in Matenano e saliamo insieme sulla Torre di Odorisio.
La Torre di Odorisio: il cuore del centro storico
La Torre di Odorisio di Santa Vittoria in Matenano si trova in un luogo assolutamente nevralgico del piccolo borgo della provincia del Fermano. Qui si colloca in una posizione strategica, nella zona occidentale, tra Piazza della Repubblica e l’inizio di Corso Matteotti, l’arteria principale, accanto al Teatro del Leone.
Fu eretta tra il 1235 e il 1238 a scopo difensivo, in arenaria e mattoni. Dall’alto dei suoi 27 metri di altezza, la torre presenta il classico affaccio in merlatura, da cui le sentinelle sorvegliavano il territorio e davano eventualmente l’allarme in caso di avvistamenti sospetti, ma grazie al quale potevano anche proteggersi da frecce e altre armi. Lungo il busto dell’edificio, numerose feritoie e botole permettevano di rilanciare frecce, pietre o addirittura olio bollente sui nemici. Nel lato ovest della torre si trovano anche delle bombardiere e un archibugiera, che aveva la funzione di disperdere i fumi della polvere da sparo e di consentire ai cecchini di prendere la mira senza esporsi e rischiare ferite.
La storia della Torre: L’Abate Odorisio e il suo lascito
L’Abate Odorisio fu una figura importantissima per Santa Vittoria in Matenano, tanto da venire eletto Podestà del Comune nel XIII secolo. Nella sua persona, idealmente, si scorgevano da un lato la grande influenza dei monaci Farfensi, installatisi a Santa Vittoria alcuni secoli addietro per far fiorire la comunità che vi sarebbe nata intorno, e dall’altro l’autorità e la credibilità di natura politico-istituzionale che la sua carica gli donava. Odorisio era un uomo forte, risoluto, che dalla sua parte aveva sia Nostro Signore e che lo Stato, che non poteva che ricoprire un ruolo di prim’ordine.
Odorisio contribuì al miglioramento della struttura urbana di Santa Vittoria e fece costruire una cinta muraria che rendesse questo borgo collinare ancora più inaccessibile agli attacchi esterni. Il coronamento delle mura fu per l’appunto la torre urbana, che ben presto assunse il nome del suo ideatore per omaggiarlo.
Numerose, nei secoli successivi, sono state le modifiche che la torre ha subito, a causa dei sismi e dell’esposizione agli elementi, senza perdere la sua efficacia difensiva. Col tempo, però, ha gradualmente perso questa funzione, grazie al sopraggiungere di decisivi periodi di pace, e ha finito col diventare un emblema di prestigio per le dominazioni successive, come i Malatesta, gli Sforza e ancora dopo gli Aragonesi.
La Torre di Odorisio oggi
Oggi la Torre di Odorisio, ovviamente, non è più usata per gli avvistamenti ma ha assunto un'importanza totalmente simbolica. Con la sua struttura in mattoni rossicci, è l’icona della vita urbana sanvittorese, un immortale organo di rappresentanza, ma anche un portale d’ingresso per l’elegante centro storico, anch’esso in grado di conservare la sua originaria struttura medievale nonostante i numerosi terremoti che si sono succeduti. Presenta un’apertura che è stata allargata nel tempo per adattarla al passaggio delle automobili ma ha conservato la sua forma gotica, dunque ad arco ogivo, e una cornice in cotto in cima alla quale si possono scorgere i residui di un antico stemma.
Salendo verso la cima possiamo ammirare l’orologio e il campanile che, come detto, dirigono la vita semplice e tranquilla dei cittadini di Santa Vittoria. Inoltre, nel 2026, grazie all’arrivo di consistenti finanziamenti, vi verrà installato un punto di osservazione con telescopio, per permettere a chiunque salirà sulla sua cima di sorprendersi sotto il cielo delle Marche.
E per sottolineare ancora di più il valore della struttura e del suo portale, ricordiamo la Festa del Sole, uno degli eventi dell’anno nel borgo. Da una decina d'anni a questa parte, a Santa Vittoria in Matenano si celebra un fenomeno davvero interessante, che vuole che i primi giorni di agosto il sole tramonti esattamente all’interno dell’apertura della torre regalando sorprendenti giochi di luce: uno spettacolo affascinante che unisce i cittadini e incanta i turisti che sempre più numerosi si recano ad assistere a questa magia.