Affascinante residenza circondata dal verde e meraviglioso punto panoramico. Scopri con noi Villa Zara e la sua incredibile storia.
Sulla sommità della collina San Venanzo, a Torre San Patrizio, sorge l’affascinante Villa Zara, circondata da una rigogliosa vegetazione con tre ettari di parco, oggi aperto al pubblico. Meta imperdibile e favoloso punto panoramico per l’intera zona. Villa misteriosa, dove ancora vivono storie e fantasmini, che sollecitano l’immaginazione di tutti coloro che per svago o curiosità vengono a visitarla.
Tra alberi secolari di querce, olmi, robinie e ligustri si aprono incantevoli sentieri nel bosco, da qui si gode una vista che spazia dai Monti Sibilini alla distesa azzurra del Mar Adriatico; nelle giornate limpide la visuale si allarga e si distingue il Gran Sasso e il Monte Conero. Questa casa fu eletta a dimora da una scrittrice inglese verso la fine dell’800, che qui fu ispirata e ambientò il suo libro di memorie, La nostra casa sull’Adriatico che ancora oggi riporta in vita un quadro dell’Italia all’indomani dell’Unità, vista con gli occhi di un’attenta osservatrice straniera.
Villa Zara e il suo Parco da fiaba
Villa Zara, un tempo Casa Venanzo per via del nome dell’omonima collina, era un’antica cappelanìa diroccata (edificio ecclesiastico, con annesso alloggio del prete), in frazione Torre San Patrizio. La villa oggi non è accessibile, ma il suo essere impenetrabile la rende ancora più misteriosa e seducente. Avvolta da una rigogliosa vegetazione Villa Zara ricorda i palazzi incantati delle fiabe, particolarmente suggestive sono le due torrette quadrate ed il loggiato, su cui si affacciano persiane ad arco. La villa è circondata da un parco di circa tre ettari con molte specie di flora e rappresenta un polmone verde per tutto il territorio attorno; è fornito di un parco giochi, un chiosco, percorsi di vita e nel periodo estivo è sede di varie manifestazioni culturali e di intrattenimento, come la Festa della Birra. La casa domina tutta la collina e si affaccia su un imperdibile panorama, il più bello di tutta la zona, anche se al momento la villa non è accessibile, la sua presenza è molto forte e non si può fare a meno di andarla ad osservare da fuori immaginando tutte le storie di cui è stata protagonista.
Nel 1873 fu acquistata da Arturo Galletti di Cadilhac, figlio del famoso Generale garibaldino Bartolomeo Galetti di Cadilhac, il quale partecipò alla spedizione dei mille e fu anche uno degli eroi della Repubblica Romana del 1849. Arturo acquistò la casa insieme a 200 ettari di terreno dall’appena nato Governo italiano, che l’aveva confiscata al clero e ci venne ad abitare con la moglie inglese: Margaret Collier. La novella sposa appena la vide volle eleggerla a sua dimora, desiderava trasformare la casa in una residenza britannica di campagna. Il risultato fu un’armoniosa mescolanza di stili in un immaginario gemellaggio Italia Inghilterra. In questa casa dall’assoluto fascino, persa nella campagna della provincia marchigiana, Margaret scrisse La nostra casa sull’Adriatico, testo che ancora continua a suggestionare l’immaginario delle nuove generazioni.
La storia di Villa Zara, La nostra casa sull’Adriatico
La cappellanìa si chiamava San Venanzo ed era in cima a una collinetta da cui si godeva un favoloso panorama, dai Sibillini all’Adriatico, dal monte Conero al Gran Sasso. Margaret vi arrivò su un carro ornato di bei disegni a vivaci colori, tirato da una coppia di buoi bianchissimi, dentro il quale era stata legata una sedia impagliata: le strade non consentivano il passaggio di carrozze a cavalli…
La nostra casa sull’Adriatico, è un diario, un libro di memorie autobiografiche, che a tratti possono ricordare le atmosfere romantiche del libro Camera con vista di Edward Morgan Foster, ma la narrazione di Margaret Collier è molto più verace, quello che ne esce è una descrizione realistica e profonda di una zona rurale nel contesto dell’Italia post unitaria. Rileggendo questo libro a quarant’anni di distanza si ritorna indietro nel tempo, Margaret Collier è in grado di catturare il lettore, a cui regala uno sguardo obiettivo e anche ironico su un periodo storico importante, visto dagli occhi di una straniera.
Questo tipo di società rurale ha il potere di rinvigorire l’animo di chi è stanco di vivere un’esistenza artificiale. I buoi calpestano il grano, le donne filano e tessono i loro vestiti col lino che loro stesse hanno coltivato e tinto con le erbe…”
Il libro La nostra casa sull’Adriatico è stato pubblicato per la prima volta a Londra nel 1886, in Italia arrivò solo nel 1981, con una traduzione a cura della casa editrice Il lavoro Editoriale e un’introduzione della scrittrice Joyce Lussu, nipote di Margaret Collier. Di recente è stata pubblicata una nuova edizione grazie a una casa editrice locale, questo libro rappresenta una potente testimonianza dei vari cambiamenti storici e culturali dell’Europa tra XIX e XX secolo. La nostra casa sull’Adriatico è un inusuale Grand Tour, viaggio in Italia, che ti farà emozionare, scoprire il passato dell’Italia e di questo luogo, lontano dalle rotte del turismo di massa.
Margaret Collier: La scrittrice inglese che trasformò Villa Zara
Margaret Collier è stata la capostipite di tre vivaci generazioni di scrittrici, viaggiatrici e attiviste anglo-italiane. Margaret nacque a Londra nel 1846 in una famiglia di nobili origini e idee progressiste, cresce in un ambiente colto e aperto, il salotto della sua casa era frequentato da politici e intellettuali, tra gli altri Virginia Wolf. La vita di Margaret è affascinante e romantica come i suoi scritti, si innamorò presto di un giovane poeta, la morte precoce e inaspettata del suo amato portò Margaret in uno stato depressivo; fu proprio questo il motivo che spinse la famiglia Collier ad inviare Margaret in Italia per distrarsi e ritrovare la serenità. A Roma conobbe l’ufficiale Arturo Galletti e fu amore a prima vista.
Nonostante l’unione non fosse ben vista dalla famiglia della giovane, per via di alcuni scandali riferiti ai genitori di Arturo, che avevano macchiato la reputazione della famiglia, i due si sposarono nel 1873 e decisero di acquistare un’antica canonica con annessi 200 ettari di terreno. È proprio in quel momento che comincia la narrazione de La nostra casa sull’Adriatico, quando la coppia si trasferisce nella casa. Il contrasto tra un’inglese di alto ceto, proveniente da un ambiente aperto, colto e progressista e l’arcaico mondo della campagna marchigiana di fine XIX secolo si tocca con mano all’interno della narrazione. Margaret oltre a La nostra casa sull’Adriatico, scrisse altri libri, tra i quali Babele ambientato sempre nella campagna di Torre San Patrizio.
Il Teatro comunale di Torre San Patrizio: erede della memoria di Villa Zara
Nel 1879 nacque a Torre San Patrizio, Roberto Galletti de Cadilhac, figlio di Margaret Collier e Arturo Galletti. Roberto studiò ingegneria e si laureò a Roma, fu pioniere nello studio della telegrafia senza fili. Nel 1906-07 ideò un singolare metodo per aumentare l’efficienza delle trasmissioni radiotelegrafiche, che fu collaudato nel 1911 a Lione ed ebbe successo.
Il comune di Torre San Patrizio per onorare la sua memoria e quella della sua famiglia che ha lasciato al paese un piccolo tesoro di testimonianze, ha intitolato a lui il teatro comunale, Teatro Roberto Clemens Galletti de Cadilhac, dove si tengono periodicamente rassegne teatrali. In scena di recente anche la riduzione teatrale del libro Lino e il fantasmino di Villa Zara.
Villa Zara oggi
La riqualificazione del meraviglioso Parco di Villa Zara, avvenuta di recente, ha permesso alla villa di rinascere diventando uno dei luoghi del cuore di Torre San Patrizio, sia per i cittadini sia per i visitatori vicini e lontani che arrivano per ammirare il favoloso panorama o usufruire del parco giochi, del chiosco, i percorsi di vita e l’area pic-nic.
Nel parco incontrerai un suggestivo percorso letterario realizzato con alcuni estratti del libro La nostra casa sull’Adriatico di Margaret Collier, questo si inserisce in progetto più ampio di rigenerazione urbana che prevede il restauro dell’antica villa. Quando visiti il parco avvicinati alla vecchia villa e immagina tutte le storie che l’hanno attraversata. Le dimore inaccessibili emano un certo fascino e un senso del mistero che sprigiona le fantasie più varie.
Lino Il fantasmino e il mistero di Villa Zara
I suoi pensieri iniziarono a vorticare veloci, veloci come giostre. Rivide in testa momenti, sensazioni, emozioni che aveva completamente dimenticato
Questa è una di quelle avventure che piacciono ai ragazzi, ma che in fondo possono piacere a chiunque. È la storia di un’amicizia tra un bambino, Margaret, un piccolo geco e un fantasmino che gira per la vecchia villa. Che tu creda o no ai fantasmi, è interessante rivedere la scrittrice Margaret Collier, che stavolta gioca il ruolo di un personaggio all’interno di un libro, una storia avvincente ed emozionante.
L’opera si ispira chiaramente a Margaret Collier e al suo libro La Nostra Casa sull’Adriatico, ma anche alle leggende intorno alla presenza di un fantasma che gira per l’antica Villa, si tratterebbe del fantasma di una delle amanti di Arturo Galletti. Queste storie hanno il potere di prolungare la vita e la memoria di un periodo storico. La pièce è stata rappresentata nel teatro comunale di Torre San Patrizio, gli interpreti del musical erano tutti bambini tra i 7 e i 12 anni, abitanti di Torre San Patrizio, che si erano esercitati con laboratori teatrali per tutta l’estate. La pièce continua ad essere rappresentata periodicamente nei teatri di tutta la zona.
Come arrivare a Villa Zara, partendo dal centro di Torre San Patrizio
Siamo arrivati alla conclusione del nostro viaggio nell’affascinante Villa Zara che a buon diritto chiamiamo, La nostra casa sull’Adriatico, speriamo di averti incuriosito abbastanza per venire di persona. Se sei in visita a Torre San Patrizio, devi assolutamente prevedere una tappa a Villa Zara, nella stagione estiva è preferibile arrivare da queste parti a metà pomeriggio per rilassarsi nel verde, magari in compagnia di un buon libro e attendere il tramonto del sole.
Se vuoi farti una bella passeggiata puoi raggiungere Villa Zara a piedi partendo da Torre San Patrizio, sono quasi 2,5 km che puoi percorrere in una mezz'ora di buon cammino, contornato dalla splendida vista sulla campagna circostante. In macchina provenendo da Torre San Patrizio impiegherai solo 5 minuti passando per la SP44. In alternativa prendi in considerazione la bici, sempre percorrendo la SP44, sono 15 minuti di pedalata. La bicicletta potrebbe essere un buon mezzo di trasporto anche per muoversi all’interno del paese o magari un’idea per progettare un tour in bici in Italia .